Il Nobel per la Pace a Berlusconi? C’è chi ci pensa... seriamente

par Francesca Barca
venerdì 25 settembre 2009

Si vocifera ci siano già 10mila firme. Nel febbraio 2010 Silvio Berlusconi potrebbe essere candidato al Nobel? Queste le speranze del Comitato Silvio Berlusconi Nobel per la Pace.

 
Per quanto la cosa possa stupire alcuni, il Comitato ritiene che il Premier meriti questo riconoscimento per alcuni eventi con i quali ha segnato, e continua a marcare, la storia contemporanea. Tra le ragioni indicate sul sito a sostegno della sua candidatura: la crisi Russia-Georgia che è stata risolta grazie al lavoro diplomatico esercitato da Berlusconi sull’amico Putin, le missioni di pace italiane nel mondo, il Trattato con la Libia e la nomina del danese Anders Fogh Rasmussen a Segretario della Nato. Infatti, si legge sul sito, “il Premier italiano ha avuto una lunga conversazione con Erdogan durante la fase negoziale [...]. La Turchia era l’unico Paese della Nato che si opponeva all’elezione di Rasmussen”.

Bisogna dire, tra l’altro, che nei mesi successivi agli eventi citati Berlusconi non ha mai esitato a palesare la sua personale soddisfazione e il suo contributo essenziale alla riuscita dei maggiori avvenimenti geo-politici del periodo. Ma non basta: anche evitando di aggiungere che stiamo forse parlando del miglior Premier dei centocinquant’anni della storia italiana – argomento che potrebbe forse lasciare freddino il Comitato per il Nobel – ci sono altri due eventi che hanno segnato la nostra epoca: Il “G8 della Pace” di luglio e la politica di Silvio Berlusconi nell’Abruzzo sconvolto dal terremoto dello scorso aprile.
 
Da qualche giorno gira in rete il “trailer” di La Pace può che il comitato per il Nobel a Silvio Berlusconi intende offrirgli, in versione finale, per il suo compleanno il prossimo 29 settembre. Il video, ancora abbastanza amatoriale (cosa che potrebbe lasciar pensare ad uno scherzo, ma che non lo è) si concentra infatti su questi ultimi due avvenimenti mostrando il Premier a L’Aquila durante il G8. Le parole della canzone, che torna spesso sullo spessore morale del Premier sono di Loriana Lana e la musica di Pino di Pietro. Loriana Lana, romana, è scrittrice e autrice di testi. Ha già collaborato con Silvio Berlusconi, con il quale ha scritto Tempo di rumba, apparso nell’album Ultimo amore di Apicella e, sempre al Premier si deve l’introduzione del suo SMS diVersi (Ars gratia artis, 2007) raccolta di brevi poesie d’amore da spedire via messaggio. Il testo di La Pace può, secondo le parole della stessa Lana – che ha anche cantantato le parti femminili – «è completamente mio. Il Comitato mi ha contattatto a giugno, sapendo che già avevo collaborato con Apicella». La Lana, che ha partecipato a titolo gratuito, si augura che «(Berlusconi) possa vincere il Nobel. Sta facendo molto per l’Italia e per l’Abruzzo. Ho molti amici in Abruzzo che sono grati al Presidente per quello che ha fatto». Sull’Abruzzo insiste anche Valerio Cianciulli, consigliere del comitato Silvio per il Nobel: «In Abruzzo Silvio Berlusconi ha dimostrato una sensibilità diversa da quella di tutti i suoi predecessori recandosi personalmente innumerevoli volte sui luoghi della tragedia, e non credo al solo fine di vedere le macerie, ma evidentemente per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di ricostruzione».
 
Cianciulli, interrogato sulla possibilità che la canzone potesse sembrare un po’ “eccessiva” è risoluto: «La canzone è stata scritta con il cuore, le parole evocano sentimenti di solidarietà per l’Abruzzo ed esaltano la politica del fare. “Un Presidente sempre presente” e "Silvio grande è". Cosa c’è di eccessivo? Ha spostato gli occhi del mondo su L’Aquila e con il G8 è andato più di trenta volte sui luoghi del terremoto».
 
Il concept è nato nel più naturale dei modi e non disdegna citazioni d’alemiane: «L’idea del Nobel a Berlusconi è venuta a cena a cinque amici stufi della politica anti-berlusconiana che sfocia, come solo oggi afferma lo stesso D’Alema, in una politica anti-italiana». (Massimo D’Alema ha sostenuto questa testi presentando il libro A Destra tutta di Biagio de Giovanni il 22 settembre scorso, ndr).
 
Per chi volesse sostenere il comitato è possibile versare un contributo sul conto corrente apposito oppure, meglio, acquistare un gadget che resterà a immortale memento di questa militanza. Per una tazza con il logo “Silvio per il Nobel, Campione di Pace” basta versare trenta euro. Per la t-shirt (in modello sia maschile che femminile) con lo stesso logo più la delicata “Io amo l’Italia” sulla manica si parte da 49,99 euro.


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