Il Napoli Teatro Festival Italia alla sua quarta edizione: ecco il programma
par Alessandra Lacavalla
giovedì 23 giugno 2011
La quarta edizione del Napoli Teatro Festival Italia (nella città partenopea dal 26 giugno al 17 luglio, e in una seconda tranche dal 9 settembre al 7 ottobre), guidata quest’anno dal direttore artistico Luca De Fusco, presenta un cartellone con 33 spettacoli (compreso uno a sorpresa, una mostra e un laboratorio) e collabora con l’Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) per il Premio Maschere del Teatro, previsto l’8 settembre al Teatro di San Carlo.
Ancora una volta lo spettacolo di apertura è affidato al regista canadese Robert Lepage che nel 2010 aveva portato in scena Lipsynch, uno spettacolo-maratona di 9 ore per 9 storie intrecciate tra loro. Le Dragon Bleu, sorta di sequel della già famosa Trilogie des dragons del 1985 (Le dragon vert, Le dragon rouge, Le dragon blanc), è atteso al Teatro di San Carlo il 26 e 27 giugno.
Tra gli spettacoli in coproduzione nazionale (NTFI, Teatro Stabile di Napoli in collaborazione con la Fondazione Teatro di San Carlo) invece, troviamo L’opera da tre soldi per la regia di Luca De Fusco con Massimo Ranieri e Gaia Arpea; Hybris del regista Enrico Frattaroli: un progetto su Edipo, mito della tragedia greca. L’opera è recitata infatti in greco antico e il suo titolo si riferisce al peccato di eccesso e superbia dell’uomo che cerca di prevaricare sull’ordine naturale e divino. Altra importante coproduzione è poi quella firmata da Bruno Garofalo con il suo Variazione sul mito-femminile sotterraneo Arianna, Elena, Antigone, in scena al Tunnel Borbonico, una location mai usata precedentemente come spazio teatrale (il Festival è infatti anche noto per l’uso di architetture e parti di città come palcoscenico).
Per quanto riguarda le presenze internazionali invece, c’è grande attesa per lo spettacolo dell’inglese Declan Donnellan e della sua compagnia russa, con la messinscena in chiave contemporanea di The tempest di William Shakespeare; altro regista internazionale di spicco è il giapponese Oriza Hirata, drammaturgo, regista e teorico del teatro che al Museo di Capodimonte rappresenterà due opere con il sostegno della Japa Foundation/ Performing Arts Programme for Europe: Tokyo notes, caratterizzata da dialoghi fatti di poche parole e The Yalta Conference (presentata dalla compagnia Seinendan, fondata da Hirata nel 1983) che ripercorre, attraverso dialoghi non veri ma plausibili (frutto di una lunga ricerca storiografica), il vertice del ’45 in cui Roosevelt, Churchill e Stalin discutono sul futuro assetto mondiale postbellico.
La rassegna prevede anche uno spazio tutto speciale dedicato ai giovani tra cui Luigi De Angelis e Chiara Lagani che, in coproduzione con la compagnia del Ravenna Festival, Funny & Alexander, presentano T.E.L. (acronimo di Thomas Edward Lawrence), dedicato all’archeologo e agente segreto britannico Lawrence d’Arabia; la regista napoletana Antonella Monetti propone invece Otello e Iago, viaggio in mare, spettacolo in scena a bordo di una barca a vela; Homunculus, il Nerone di Napoli, regia di Paolo Castagna, viene interpretato da Giancarlo Condè. Tra i giovani anche Lorenzo Gleijeses, regista di A portrait of the artist as a young man- Ritratto dell’artista da giovane e Francesco Saponaro che dirige La Tana di Franz Kafka.
Anche la danza è di scena, con due prime assolute e una europea: Sécheresse et pluie- Récréation 2011, spettacolo coprodotto dal NTFI con il Festival di Edimburgo, firmato dalla coreografa franco-vietnamita di fama mondiale Ea Sola, che riadatta una coreografia del 1995: in scena 9 donne che, al fronte, hanno consolato i soldati con il loro canto. Grande attesa anche per il coreografo brasiliano Ismael Ivo, con Sacrificium- Victims of musical sensuality, sorta di prologo a Le sacre du printemps, (già presentato nel 2010 a Campania Teatro Festival Italia) dove 14 danzatori campani selezionati mettono in scena un inedito “rituale della primavera”; mentre la coreografa canadese Marie Chouinard presenta due performance nella stessa serata: Les trous du Ciel e Étude no. 1, rispettivamente un balletto in un atto con 14 danzatori che si ispira alle peregrinazioni di una tribù di eschimesi (per la prima volta in Europa) e un solo di danza dove il corpo della danzatrice rappresenta la partitura sonora, una sorta di sintesi tra movimento sfrenato e gestualità composta.
Il Napoli Teatro Festival offre inoltre altre tre prime assolute: Cristiana Famiglia, per la regia di Fortunato Calvino, un’ analisi della famiglia anestetizzata dalla tv, abituata a convivere con solitudine, violenza, malaffare, denaro facile e onestà in declino; Il ragù, regia di Giancarlo Cosentino, una commedia di cucina e quotidianità in cui la preparazione (reale) del ragù diventa il pretesto per una chiacchierata tra vecchie amiche sui problemi della quotidianità e sui grandi cambiamenti; Faust o della bella vita, drammaturgia e regia di Sara Sole Notarbartolo, dove si cerca di scoprire quali panni vestirebbe oggi Faust, portando in scena una serie di paradossi sull’Italia che non riesce ad immaginarsi un futuro. Interessante anche il lavoro del francese Thomas Germaine, SaÏd el Feliz, una commedia dell’arte che affronta il tema dell’immigrazione.
Anche quest’anno, per le strade di Napoli, andrà in scena lo spettacolo di strada Ramblas. La prima parte del Festival si concluderà poi con Exeredati Mundi- Via dolorosa del mondo, di Enzo Avitabile, un inno ai diseredati del mondo che vivono tra il bene e il male, ai margini della storia. Debutterà inoltre al NTFI 2011 A day in the life per la regia di Miranda Henderson, uno spettacolo proposto dalla compagnia britannica Prodigal Theatre: in scena danzatori acrobati che con movimenti spettacolari raccontano la giornata di un uomo qualunque.
Previsti per la seconda parte del NTFI Trilogia quasi dantesca scritta da Alessandro Taddei con 44 adolescenti italiani, palestinesi, libanesi, turco-tedeschi; La casa di Bernarda Alba, un testo di Federico Garcia Lorca messo in scena dal regista spagnolo Lluis Pasqual, con Lina Sastri; Il sogno dei mille di Maurizio Scaparro; La trilogia del male di Laura Angiulli.
Finale “a sorpresa” per il Napoli Teatro Festival 2011 che il direttore artistico Luca De Fusco comunicherà a tempo debito.