Il Mein Kampf con Il Giornale e il ritardo contro il nuovo razzismo
par Camillo Pignata
lunedì 13 giugno 2016
"La distribuzione gratuita nelle edicole del Mein Kampf, domani accompagnato al quotidiano Il Giornale, rappresenta un fatto squallido, lontano anni luce da qualsiasi logica di studio e approfondimento della Shoah". Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna.
Certo ha ragione Gattegna, l’operazione del Giornale è indecente, ma solo ora gli ebrei si accorgono della pericolosità della destra e della sua linea politica xenofoba che si rivolge contro gli immigrati e i gay?
Non si accorgono che quest’operazione nasce mentre un’isteria collettiva, un virus razzista, attraversa l'Occidente e colpisce buona parte della sua gente, dei suoi politici, ma anche buona parte delle istituzioni?
I muri in Europa i fili spinati contro gli immigrati e poi Trump che vuole sbarrare gli USA ed internet agli islamici. In questo quadro si colloca l’operazione del “Il Giornale” che non è un fatto episodico, ma un seme che trova nel contesto internazionale il suo brodo di coltura che alimenta e sviluppa la mala pianta del razzismo.
E cosi difficile immaginare che domani questa linea politica sarà rivolta anche contro persone considerate di razza diversa e poi contro gli ebrei?
Ognuno, nei limiti di legge, ha il diritto di pubblicare ciò che vuole, ma non è questo il punto; il punto è che questa pubblicazione nasce in un momento e in contesto internazionale molto pericoloso e fa parte di una strategia politica che tende a trasformare la destra moderata in destra fascista e di una strategia mediatica, che tende a rendere normale ciò che normale non è.