Il Lussemburgo se ne frega del Papa

par Mazzetta
sabato 20 dicembre 2008

Il papa riceve gli ambasciatori in Vaticano e rivolgendosi a quello del Lussemburgo gli dice che l’eutanasia è "malvagia dal punto di vista morale e non può essere mai lecita" esprimendo poi "forte preoccupazione in merito al testo di legge sull’eutanasia e il suicidio assistito, in discussione in Parlamento" del Lussemburgo.

Non è mancata una parola buona per il popolo "Il vostro popolo in tutte le sue componenti, ha sempre avuto a cuore di riaffermare la grandezza e il carattere inviolabile della vita umana", ma sui politici Ratzinger è stato categorico: "I responsabili politici, dei quali il dovere più rilevante è quello di servire il bene dell’uomo, così come lo stesso devono fare le famiglie e i medici, devono ricordarsi che la decisione deliberata di privare un essere umano innocente della sua vita e’ sempre negativa dal punto di vista morale e non può mai essere considerata lecita"

Dopo poche ore il parlamento del Lussemburgo ha approvato la legge che introduce l’eutanasia nel sistema giuridico. Non sono nemmeno infedeli luterani, ma meno di mezzo milione di cattolici romani che non hanno nessun problema a darsi leggi contrastanti con le pretese del papato.



Nell’occasione hanno pure varato una modifica costituzionale per ridurre i poteri del Granduca, che nell’occasione si era detto indisponibile ad approvare la norma, ma d’accordo a una riduzione dei suoi poteri che lo esimesse dall’esprimersi sul punto secondo quano richiesto dalla costituzione lussemburghese. Una specie di obiezione di coscienza, ben diversa dalla pretesa di imporre il proprio punto di vista facendo perno sul potere. I lussemburghesi hanno gradito e assecondato.

Molti tra i sessanta milioni di italiani li invidiano.



Leggi l'articolo completo e i commenti