Il Grillo sul "tetto" che scotta

par paolodegregorio
mercoledì 29 maggio 2013

Gli italioti appartengono a una razza culturalmente molto strana e indecifrabile: premiano chi li prende in giro infischiandosene della volontà di loro elettori e delle promesse fatte, dimezzano i voti a chi ha rinunciato a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali e ha mantenuto la promessa fatta in campagna elettorale di non fare alleanze con i due partiti oggi sposi nel governo Letta, PD e PDL.

Il tutto è avvenuto grazie ad una regia mediatica, a reti Tv ed edicole unificate, che ha dipinto in questi tre mesi di legislatura il M5S come dilettantesco, eterodiretto, congelato, buono solo a dire dei no, impegnato con gli scontrini e la diaria invece che con le leggi.

Praticamente la Casta (politici e giornalisti) ha saputo trasformare il rispetto delle promesse elettorali da virtù in vizio, e ha fatto apparire l’ignobile governo Letta, operazione di Palazzo patrocinata da Sua Maestà intoccabile Giorgio Napolitano, una sofferta operazione di responsabilità verso gli italiani.

Quanto ai NO di cui si accusano i pentastellati per aver mantenuto fede agli impegni elettorali, i veri e pesanti NO il M5S li ha ricevuti quando ha proposto al PD di rinunciare ai “rimborsi elettorali” nella stessa forma con cui lo aveva fatto il Movimento e considerare questo atto come l’inizio di un possibile dialogo, e poi il NO pesantissimo a votare insieme Rodotà quale nuovo Presidente della Repubblica, cosa che avrebbe sortito l’effetto di far avere a PD e SEL il via libera ad un loro governo, sostenuto in Senato dai voti grillini in cambio del recepimento di qualcuno dei 20 punti fondamentali del programma.

La presunta apertura di Bersani al Movimento per governare insieme non c’è mai stata. E’ stata una viscida sceneggiata in puro stile pretesco e veterocomunista per addossare ai giovani appena entrati in Parlamento la responsabilità di impedire un governo insieme, mentre la decisione di spartirsi il potere con Berlusconi, con i buoni uffici di Napolitano era già stata presa da tempo.

C’è una lettura di questo governo che sembra sfuggire alla comprensione dei cittadini italiani, o meglio dei sudditi che non si scandalizzano di solenni promesse tradite il giorno dopo, ed è che questi due partiti si sorreggono a vicenda, fanno finta da anni di litigare, ma nessuno nel PD si è mai sognato di fare una legge sul conflitto di interesse, né di applicare la 361 del 1957 che rende ineleggibili i concessionari pubblici, nessuno ha mai attaccato il monopolio della TV privata perché in cambio i politici si sono spartiti la RAI, entrambi, PD e PDL, hanno fatto passare leggi ad personam o di ostacolo al lavoro dei giudici perché entrambi hanno scheletri nell’armadio e un gioco di ricatti incrociati.

La stessa legge elettorale, il famoso “porcellum”, è stata pensata proprio per favorire l’inciucio, visto che non dà una maggioranza omogenea nella Camera e nel Senato, e favorisce, anzi obbliga, a intrallazzi e trattative sottobanco, compravendita di parlamentari.

Per quale motivo il M5S avrebbe dovuto allearsi con il PD che è uno dei due pilastri di questo sistema, che non è democratico semplicemente perché inganna i propri elettori, le varie decisioni vengono prese da quattro persone, e i candidati vengono scelti dall’alto e non dal territorio?

Se il 50% degli elettori a Roma non sono andati a votare è perché cominciano a capire che tu come elettore non conti niente, ma al tempo stesso non si fanno carico di costruire una alternativa con chi, senza soldi e senza TV è arrivato al 25%-

Pretendere di vedere dei risultati da una opposizione che sta in Parlamento da due mesi e mezzo ed è sotto attacco senza quartiere da tutta la Casta politico mediatica, è veramente da italioti fasulli, sudditi senza speranza che cercano chi gli toglie le castagne dal fuoco senza ma impegnarsi direttamente.

 

 


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