Il Grande Silenzio sulla morte del Centro Storico di Boscoreale

par Marvin
mercoledì 10 giugno 2009

Gabibbo tace, Buongiorno Regione Campania tace, le Iene tacciono, la Procura di Torre Annunziata tace, L’Amministrazione Comunale di Boscoreale tace, la chiesa di Nola tace, le banche di Boscoreale tacciono, la Scuola media di Boscoreale tace, i commercianti di Boscoreale tacciono, i partiti politici di Boscoreale tacciono, le Associazioni di Boscoreale tacciono, il Presidente Napolitano tace, il Presidente del Consiglio tace.

I cittadini qualche tempo fa hanno presentato una petizione alle Istituzioni, con la speranza di essere ascoltati.

Dopo 2 anni di silenzio assordante, si dichiara la morte del centro storico di Boscoreale.

L’assassino è stato il PIT VESEVO, il compenso pattuito e liquidato è stato di 800.000 euro.

I complici sono stati nell’ordine: il progettista;

il relatore che ha avallato lo stralcio di 2 parcheggi, via Zurlo e Via Sanfelice, (l’iter per i parcheggi avrebbe allungato i tempi e il finanziamento si sarebbe perso);

gli amministratori comunali che hanno approvato il progetto, dimostrando la più grande incompetenza e strafottenza verso la popolazione, non hanno sentito nessun bisogno di consultare i cittadini prima di dare vita allo sconquasso di un Centro Storico, già deficitario come viabilità e mancanza di aree di parcheggio;

il Commissario Saladino che ha prima dichiarato sull’organo di stampa istituzionale, l’Informa Comune del mese di luglio 2006 che il PIT VESEVO così come approvato avrebbe danneggiato il commercio e i residenti, promettendo assemblea pubblica e rimedi ai guasti certi che l’abolizione dell’unico parcheggio esistente e la sparizione di tratti di strade avrebbero inevitabilmente provocato, ma che poi lui stesso nel mese di ottobre 2006 ha fatto consegnare i lavori e quindi ha decretato l’atto finale che ha ucciso la vivibilità del Centro Storico di Boscoreale.

Consapevole che siamo artefici del nostro destino, invito tutti quelli che potevano fare qualcosa a farsi un esame di coscienza, chiedendosi se stare in silenzio non sia stato forse un sintomo di connivenza.

Vincenzo Martire, aspirante cittadino e portavoce del Comitato Civico di Boscoreale.


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