Il Governo dei ripetenti

par Resistenza Internazionale
sabato 17 dicembre 2011

Era stato descritto come il governo dei tecnici, come il governo dei professori. Ma a me pare il governo dei ripetenti.

Si era detto che ci voleva gente di grande competenza per tirare fuori l'Italia dalla crisi, ed invece questa competenza non sembra proprio esserci. E il risultato è una manovra disastrosa, giustificata con scuse a dir poco penose.

In definitiva, la manovra fatta è una manovra da asini che non meritano neanche di essere rimandati a settembre. Si era detto: rigore, equità, crescita. Ma di crescita, neanche l'ombra, dopo che Monti aveva tuonato in tal senso dalle colonne del Corriere nei mesi passati.

Anzi, ci hanno propinato una manovra recessiva se ce n'è una. Equità era stato il grido di battaglia del nuovo governo, e viene declinata in maniera bizzarra: tagli alle pensioni, allungamento dell'età pensionabile, IVA e accise. E' un luogo comune, come dice Monti, ma pure un fatto incontestabile: pagano sempre gli stessi. Rigore, questo si, ma selettivo - non sia mai che paghino evasori, grandi imprese e banche.

Eh già, le banche, che hanno messo il loro uomo al Ministero dello Sviluppo Economico. Ed in questo caso il tempo di aprire il dossier, Passera lo ha avuto. Visto che le banche, poverine, al contrario dei pensionati, non ce la fanno ad arrivare a fine mese, hanno ottenuto lo sconto sull'ICI. Non basta. Si è pure fatto un fondo di garanzia per i prestiti bancari, cioè i soldi persi dalle banche verranno pagati dai contribuenti. Lì vanno i soldi dei pensionati italiani.
Ci volevano i professori, per questo?


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