"Il Giornale" attacca, Berlusconi si dissocia

par Paolo Cufino
sabato 29 agosto 2009

...e la farsa continua

"Il Giornale" attacca. Berlusconi si dissocia

 

Se c’è in Italia ancora qualcuno disposto a credere a queste pantomime è segno che siamo messi proprio male. Quest’ultima scenetta sembra la fotocopia della pubblicazione delle foto a seno nudo di Veronica Lario. Dipendenti che facciano il gesto, da cui rapidamente dissociarsi, di lanciare il sasso, il cavaliere ne possiede a iosa. Ieri è toccato a Feltri domani potrebbe interessarsene Belpietro o Minzolini oppure Giordano: la scelta è ampia. Spero solo che questa volta, dopo il feroce attacco a Boffo, le gerarchie ecclesiastiche capiscano meglio con chi hanno da fare e la smettano, per qualche soldino in più regalato alle scuole private gestite da suore e preti, di indirizzare i voti dei cattolici verso questa maggioranza che sta portando il nostro paese, lento pede, ma inesorabilmente verso la barbarie. Tutto questo avviene, e ne porteranno eterna responsabilità, con il fattivo contributo di un certo numero di sedicenti socialisti, tutti ex Craxiani di cui cito solo Cicchitto, Brunetta e Sacconi.

Ci sarebbe da ridere se vedere i socialisti a destra non fosse un fatto tragico e sconvolgente.

Quelli che fingevano di essere dalla parte dei lavoratori e di lottare per una società meno sperequata sono schierati con l’uomo più ricco d’Italia e ne difendono, con ardore, privilegi e prepotenze per non parlare dell’avallo incondizionato che offrono al becero razzismo dei leghisti. Intanto grandi socialisti come Filippo Turati, Giacomo Matteotti, Sandro Pertini, Riccardo Lombardi, Francesco De Martino si rivoltano, per l’orrore, nelle proprie tombe.

Della querela a “La Repubblica” faccio fatica anche a parlarne. Lo vado dicendo da parecchio tempo: queste sono nient’altro che prove tecniche di fascismo.

Aspettiamoci dunque da un momento all’altro la creazione del MinCulPop (Ministero della Cultura Popolare di mussoliniana memoria) per indottrinare gli studenti e insegnare loro che sono liberi di parlare male di chi vogliono ma non del governo. Infine, questo lo suggerisco ai leghisti, si potrebbero reinventare i capi-edificio che segnalino alle autorità competenti se nel palazzo c’è qualche extracomunitario ovvero un omosessuale o qualcuno che non è d’accordo con la politica del sig. TV.

Perché non provarci? Riusciva così bene con gli ebrei.

A costo di fare la figura del “Cassandro” voglio reiterare un appello già fatto altre volte e rivolgermi a tutti i veri democratici compresi quelli dell’UDC. Se voi non capite che siamo prossimi al punto di non ritorno, se PD e IDV non la smettono di farsi la guerra, se quelli della sinistra radicale non la finiscono di creare parrocchie e parrocchiette ci cacceremo in un vicolo cieco dal quale, sempre che non ci si sia già entrati, sarà difficile uscire. 


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