Il Garante della privacy italiano apre un’istruttoria su Street View

par 0punto2
giovedì 20 maggio 2010

Dopo l’annuncio da parte di Google, il quale ha ammesso di aver carpito involontariamente frammenti di comunicazioni tra router Wi-fi non protetti con le sue Google Car attrezzate allo scopo di immagazzinare dati per il servizio Street View, anche il Garante della Protezione dei Dati Personali italiano, dopo la Data Protection Authority (DPA) tedesca, apre un’istruttoria nei confronti della società di Mountain View.

Il Garante in particolare richiede a Google “Con particolare riferimento a tutti i dati eventualmente “captati” dalle “Google cars”, di comunicare al Garante la data di inizio della raccolta delle informazioni, per quali finalità e con quali modalità essa è stata realizzata, per quanto tempo e in quali banche dati queste informazioni sono conservate”.

Google dovrà inoltre chiarire “l’eventuale impiego di apparecchiature o software “ad hoc” per la raccolta di dati sulle reti WiFi e sugli apparati di telefonia mobile. La società dovrà comunicare, infine, se i dati raccolti siano accessibili a terzi e con quali modalità, o se siano stati ceduti”.

Una nuova grana italiana per Google, che ha appena preso degli impegni per chiudere un’istruttoria con l’Antirust riguardante Google News e AdSense.


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