Il Festival della Fotografia cancellato dalla razza alemanna

par Roberto CalabrĂ²
giovedì 9 ottobre 2008

Dopo la Festa del Cinema (ridimensionata) e la Notte Bianca (cancellata), a finire sotto la scure della giunta Alemanno è il Festival della Fotografia. Eliminato con un semplice tratto di penna perchè troppo dispendioso.

Eppure, dopo sette edizioni di successo, il festival poteva vantare dei numeri importanti e un rapporto costi/benefici in attivo. A fronte di soli 187.500 Euro di finanziamento la rassegna attirava 200mila visitatori e vantava un percorso espositivo di 143 mostre.

Era un fiore all’occhiello dell’offerta culturale della Capitale, una delle tante iniziative su cui Walter Veltroni aveva puntato per il rilancio internazionale di Roma.

Adesso, poco a poco, tutte le iniziative culturali di spessore, che avevano rimesso Roma sulla mappa delle capitali mondiali della Cultura (accanto a New York, Parigi, Londra, Berlino, Tokyo), vengono picconate dalla "Razza Alemanna".

Nonostante il "niet" della Giunta gli organizzatori non ci stanno a vedere svanire anni di sacrifici e di obiettivi prestigiosi raggiunti con un semplice colpo di spugna.

E dichiarano di voler andare avanti lo stesso. Non fosse altro perchè la macchina organizzativa è già in moto - la prossima edizione del Festival dovrebbe tenersi nella primavera 2009 - e spegnerla ora non avrebbe senso.

Dovranno fare a meno di un finanziamento non esorbitante, ma comunque necessario, e agli spazi espositivi (il Palaexpo e il Museo di Roma in Trastevere) che - è facile ipotizzare - non saranno concessi.

In un’intervista a "Repubblica" il direttore artistico di "FotoGrafia", Marco Delogu, fa sapere: "Andremo avanti lo stesso. Abbiamo già ottenuto il sostegno di tutti gli sponsor, sulla comunità di Flickr ci sono già messaggi in nostro favore". Si potrebbe pensare a un cambio di sede, ma Delogu non ci sta "perchè il festival è nato a Roma ed lì e radicato".

Ciò che appare evidente è la volontà della giunta Alemanno di cancellare tutto ciò che è stato lasciato in eredità dalla precedente.

Una sorta di vendetta, di revanscismo culturale: al posto di "FotoGrafia" dovrebbero andarci la mostra per i 100 anni del "Manifesto Futurista" e quella per i 40 dello sbarco sulla Luna.

Anche Delogu avverte che il clima è cambiato: "Penso si voglia eliminare tutto quello che è stato trovato. Tra l’altro, di fronte all’eventualità di sopprimere un evento, la procedura normale è quella di convocare gli interessati, di esporre i problemi, se ce ne sono". Invece, a quanto pare, gli organizzatori di "FotoGrafia" hanno appreso la notizia dalla stampa. Un altro esempio di stile della "Razza Alemanna"


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