Il 4 novembre e l’Infestazione

par Doriana Goracci
giovedì 4 novembre 2010

Il blog Corsari, appassionato dell’argomento ce lo spiega: “Il 4 novembre 1918, novant’anni fa, aveva termine il primo conflitto mondiale. La “Grande Guerra” fu un evento che segnò profondamente l’inizio del XXº secolo, determinando radicali mutamenti politici e sociali. La data, che celebra la fine vittoriosa della guerra, commemora la firma dell’armistizio siglato a Villa Giusti (Padova) con l’Impero austro-ungarico. Il 4 novembre, nel tempo, è divenuta la giornata dedicata alle Forze Armate e all’Unità Nazionale. Questa giornata, ragazzi, è dedicata a voi e un pensiero speciale va alle vostre famiglie che pazienti vi supportano per lunghi mesi durante le vostre missioni in giro per il mondo, dandovi la forza per andare avanti nei momenti difficili in teatri particolarmente rischiosi dove anche i pochi minuti di una telefonata a casa possano bastare per rincuorarvi. Questa giornata vuole ricordare in special modo tutti coloro che sono morti nell’adempimento delle loro funzioni militari. Le nostre Forze Armate, oggi, sono chiamate ad operare, sotto l’egida delle Organizzazioni internazionali di riferimento ONU, NATO e Unione Europea, in numerose aree del mondo, caratterizzate da situazioni di crisi o instabilità, che compromettono le condizioni essenziali di convivenza e mettono a rischio le popolazioni locali e la sicurezza internazionale. Oltre 8.000 militari – uomini e donne dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dei Carabinieri – stanno conducendo con grande impegno operazioni nell’ambito di forze multinazionali in zone operative che vanno dall’Africa sahariana fino all’Afghanistan, attraversando il Mediterraneo, i Balcani e il Medio-Oriente. E quell’impegno, quella straordinaria dedizione nel perseguire gli obbiettivi, è motivo di orgoglio per tutti noi. L’Italia è orgogliosa di voi.”

Ho lasciato qualche riga, per capire quanto l’argomento possa toccare profondamente il cuore e far sprofondare nella tomba. Ma andiamo avanti.

Riporto i mezzi di cui dispongono le suddette Forze Armate. Esercito Italiano: “Dispone di 200 carri armati Ariete, 120 Leopard I, 300 Centauro, 200 Dardo, 249 Freccia, 70 Pzh 2000, 192 M109, 22 MLRS. Marina militare: 2 portaerei, 4 cacciatorpediniere, 12 fregate, 8 corvette, 4 unità veloci da combattimento, 7 sottomarini, 3 navi da sbarco, 3 navi da rifornimento. Nel suo organico ha anche un reparto di forze speciali, il Comando subacquei ed incursori”. Aereonautica militare: “una trentina di F-16 e un centinaio di Eurofighter Typhoon. Per missioni di attacco e ricognizione, i Tornado (in varie versioni), gli AMX e gli Aermacchi MB-339, e i nuovissimi Joint Strike Fighters. Per il trasporto aereo, infine, ricorre ai C-130J “Hercules”, ai neo-arrivati c27J “spartan” ed ai nuovissimi Boeing KC-767, nel doppio ruolo di cargo e aerorifornitore. L’Aeronautca Militare ha in dotazione anche diversi velivoli non pilotati UAV per la ricognizione delle Aree di Operazioni ed è responsabile anche del Soccorso Aereo (Search and Rescue – SAR). Nel suo organico ha pure un Reparto di Forze Speciali per Operazioni di Combat-SAR.”

Le calamità naturali si ripeterono come la guerra in Italia. Il 4 novembre del 1333 ci fu un'alluvione disastrosa a Firenze, dicono. Il 4 novembre del 1966, la piena dell’Arno raggiunse Firenze passando alla storia come l’alluvione di Firenze. Lo stesso giorno fu alluvionata anche Grosseto e Venezia venne devastata dalla disastrosa acqua alta che arrivò a quasi due metri sopra il livello medio di marea, sommerse la città e tutte le isole della laguna. L’intero nord-est dell’Italia fu colpito da una delle più grandi alluvioni mai verificatesi nell’Europa meridionale.

Mi piacerebbe sapere se queste Forze Armate sono una ricchezza per noi, una risorsa umana, una difesa dei diritti della Costituzione, loro e chi le rappresenta. L’asse del potere non si è mai spostato: oggi è solo più mediaticamente in Missione. E rimanendo in tema, alla voce ordinariato militare si può leggere: “Il mondo militare ha proprie regole e tradizioni: dalla “militarità” costitutiva di questo mondo non va escluso il Clero. Perciò la Chiesa Italiana ha voluto che i Cappellani Militari fossero inquadrati militarmente, equiparati di rango ai gradi di ufficiali, e vivessero con i militari.” Amen.

E di festa in festa infestati, alla ricerca del Partigiano che ci porta via, non sappiamo neanche dove, ma sappiamo da un pezzo che siamo invasi. Un bella ciao non me lo faccio scappare, cogliendo al volo l’Occasione per essere contro le Armi, con tutta me stessa a costo di passare per sovversiva.

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Tante volte passasse qualcuno che parla solo in inglese un CONTRO LA GUERRA LET ME LIVE lo invio pure, con tanti tanti tanti indistinti saluti ai noti.

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foto dell’ 11 novembre 2001 a Roma


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