Il 4 Maggio io protesto e spengo i TG

par dirittidoveri
giovedì 7 maggio 2009

Il recente terremoto che ha duramente colpito la popolazione de L’Aquila e molti comuni circostanti, ha dimostrato, ancora una volta, quale livello di degrado abbia raggiunto l’informazione giornalistica italiana.
 
A poche ore dalla tragedia, abbiamo potuto conoscere i dati dello "share" del TG1, il più importante telegiornale della RAI. Il terremoto che per molti abruzzesi ha significato morte e distruzione, è stato tradotto in un messaggio pubblicitario, con puntigliosa e precisa descrizione di cifre e numeri percentuali che aumentavano di ora in ora, con l’aumentare dei morti di quelle zone. Un minuto e otto secondi di grande vergogna.
 
Tutto il sistema informativo si è nutrito della disgrazia abruzzese, offrendo un orribile spettacolo: abbiamo visto cronisti accedere all’interno di tende e ricoveri per rivolgere domande idiote a persone cadute nella più profonda tragedia, violando l’intimità e sentimenti, oltre che ogni decente norma sulla privacy.


Altri si aggiravano tra macerie e distruzione, intralciando l’operato dei soccorritori, insistendo su un’informazione lacrimosa e melodrammatica alla ricerca di volti sofferenti di chi aveva perso i propri cari o, se era stato fortunato, i sacrifici di tutta una vita.
 
Contro questa informazione che traduce la tragedia, il dolore ed i sentimenti umani in dati auditel e reality show, che propone giornalisti intenti a fare spettacolo attraverso morte e sofferenza, sorvolando volentieri su altre verità scomode, dimostriamo la nostra solidarietà ai cittadini abruzzesi, violentati non solo dal terremoto, ma anche dall’informazione svolta in modo inopportuno.

E’ necessario protestare. Iscrivetevi al gruppo http://www.facebook.com/group.php.
 

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