Ignazio La Russa ricordi quando erano i tuoi amici camerati a tirare le bombe?

par michel.abbatangelo
venerdì 17 dicembre 2010

Vedere il Ministro della Difesa Ignazio La Russa che aggredisce uno studente al grido di âVigliacco! Vigliacco! Vigliacco! Vigliacco! Vigliacco! Vigliacco! Vigliacco! Vigliacco! Vigliacco! Vigliacco!â, con una prepotenza, una arrogante irrefrenabile protervia, una vera aggressione che preclude e incita allo scontro fisico con argomentazioni nulle, tra grida e minacce con il rifiuto all’ascolto dell’altro e un solo spazio aperto: quello della provocazione, dell’insulto in cui l’altro idiotizato dal fiume di parole e dalla veemenza dovrebbe precipitare (Vittorio Sgarbi ha fatto scuola) beh, è uno spettacolo banale, rivoltante e da brividi.

Qui sotto un esempio della tecnica con cui è uso affrontare le contestazioni vissute come una lesa maestà all'icona (lui) che vuole incarnare e interpretare il diffuso risentimento degli sfigati marginali di una terza età con un piede nella tomba, incarnare il risentimento verso il ribellismo come lesivo del privilegio "dell'età della ragione" e si,il giovanilismo gagliardo irrita da sempre certe classi (...)
Mi permetto di ricordare a lui che dà del vigliacco a uno studente con tanta veemenza (...) quando lui doveva parlare a comizi e partecipare a cortei che lanciavano bombe che ammazzavano poliziotti!
Sì, granate (è storia ufficiale ormai), facendo vittime (sotto l'episodio storico in cui sarebbe coinvolto Ignazio La Russa) dapprima incoraggiando il suo partito di allora (...) la violenza nelle sue forme più estreme ed eversive e poi con la delazione strumentale più ignobile consegnando gli autori alle forze dell'ordine sperando di salvare la faccia ad un partito armato, complottista, antidemocratico e terrorista!
Anche questa è storia!
 

L'agente Antonio Marino ucciso nel 1973 da una bomba a mano lanciata dai cordoni di una manifestazione dell'Msi a cui doveva partecipare anche il giovane Ignazio La Russa. Altro che "meno vigliacchi" erano degli assassini

Milano, si svolge una manifestazione (non autorizzata) del Msi. Il corteo, guidato dai dirigenti nazionali Servello e Petronio, si scontra con la polizia. Nel corso degli scontri, violentissimi, vengono lanciate alcune bombe a mano contro le forze dell'ordine, provocando la morte dell'agente di polizia Antonio Marino.
L'immagine legalitaria e di forza d'ordine dello Msi è irrimediabilmente incrinata. I dirigenti missini, nel tentativo di recuperare un'immagine rispettabile per il movimento, denunciano i presunti autori dell'attentato (riconosciuti poi colpevoli), sperando di dimostrare, in tal modo, l'estraneità del partito alle violenze. Tuttavia, ciò contribuirà ancor di più a sottolineare i legami tra estremisti violenti e Msi. I colpevoli (Murelli e Loi), infatti, appartengono al gruppo milanese La Fenice, che risulterà avere piena legittimità all'interno del Msi (fonte).

 

1° Video :http://100cosecosi.blogspot.com/201...
2° Video:http://100cosecosi.blogspot.com/201...
Fonte:http://100cosecosi.blogspot.com/201...


Leggi l'articolo completo e i commenti