Io non ho voglia di morire
par
sabato 28 febbraio 2009
Ci siamo rincontrati grazie a Facebook.
Ne eravamo 22.
E’ stato bellissimo rivederli tutti.
Ognuno di noi a turno raccontava cosa aveva fatto dopo aver terminato gli studi, chi all’università, chi si è sposato, chi ha iniziato a lavorare subito.
Mi è sembrato, per un attimo, che la sala di quella pizzeria di Via Medina fosse in preda ad un incantesimo: sembrava si fosse trasformata nella nostra vecchia aula.
Mi è sembrato quasi che ognuno di noi, come per magia, ritornasse ad interpretare il suo vecchio ruolo di classe: c’era il silenzioso, l’ansiosa, la timida, lo spione, il bugiardo, il pagliaccio, etc. etc.
Appena ho visto Marco, mio vecchio compagno di banco, ora più calvo e più grasso, mi sono commosso: aspetta un figlio dalla sua compagna, 8 anni fa eravamo li in seconda fila a passarci i compiti di matematica.
In quel liceo ci sono stato 6 anni, il terzo anno l’ho dovuto ripetere due volte.
Ricordo che dicevo sempre a mia madre di non preoccuparsi per me, per la mia misera condotta scolastica, perchè tanto era impossibile che venivo bocciato, anzi se avessero voluto bocciare me, avrebbero dovuto bocciare prima tutta la classe.
Per poco non ci azzeccavo.
Su 20 persone ne fummo bocciati 13, mancavano 7 persone per fare l’en plein.
Ho quasi 24 anni, ho ancora bisogno di crescere, ho ancora tanto da imparare e da ascoltare. Di questa mia breve ma intensa (ve lo posso assicurare!) vita, non cancellerei proprio niente.
Rifarei e rivorrei tutto allo stesso modo.
Bocciature e delusioni comprese.
Sono contento di aver avuto questi genitori, questi amici, queste fidanzate, questi soldi.
Amo la mia vita, ringrazio tutte le persone che ogni giorno me la rendono speciale.
Mi guardo allo specchio e penso che, in questo momento, non potrei desiderare altro.
Quello che avete appena letto è il mio Testamento Biologico.
Così dovrebbe essere anche il vostro, quello di ogni italiano, e quello di ogni essere umano.
Dobbiamo fare in modo che torni a fare notizia la Vita.
Basta con la Morte.
I video dei testamenti biologici su Youtube sono uno scempio.
Bisognerebbe vietarli.
Dovrebbero essere vietati ai minori.
Credo che per un bimbo, assistere al testamento biologico del proprio genitore su Youtube, possa essere un trauma.
Bisogna smetterla con questa società massmedializzata, con questi stati d’animo tg-dipendenti.
Non parlo nè da ateo, nè da cattolico, nè da laico.
So bene che la mia vita e quella di ognuno di noi ha dei limiti.
Ma per ora l’unico limite che dobbiamo conoscere è quello dell’indipendenza e dell’autonomia delle nostre coscienze. Chissà perchè tutti questi video sono stati inseriti su Youtube nell’ultimo mese. Forse perchè fino a 3 settimane fa nemmeno si sapeva cosa fosse uno "stato vegetativo".
Forse perchè il decreto "urgente" per salvare Eluana ha aperto la mente a tutti.
Infatti talmente che era urgente, sono passati venti giorni dalla morte di Eluana ed i nostri politici ancora non riescono a mettersi d’accordo sul Testamento Biologico. Ancora non c’è una linea condivisa. Ora non è più urgente, non è più all’ordine del giorno.
Ogni essere umano ha diritto ad aver paura di morire, ma nessuno ha diritto di spettacolarizzare la Morte.
La Morte è una cosa intima e privata, è una cosa seria.
Domani mattina aprite gli occhi, spalancate la finestra, respirate a bocca aperta, ed iniettatevi 10 litri di vita nelle vene.
Come avete sempre fatto.
Anzi, se la cosa può tranquillizzarvi, pensate che quando sarete morti non avrete nemmeno il tempo per andare su Youtube.
Al massimo sperate che i vostri video siano ancora in moderazione.