IMU, l’argomento del giorno

par Cesarezac
martedì 21 maggio 2013

Oggi tutti, proprio tutti, parlano di IMU, semplici cittadini, politici, giornalisti, opinionisti, sindacalisti.

Certo, l’argomento è importante, ma nessuno di costoro ha evidenziato perché, non perché siano tutti “minus abens”, sprovveduti, ma perché qualche volta la verità non conviene. Chi non si allinea, semplicemente viene espulso, Oscar Giannino, insegna.

In alcuni Paesi, a scuola si studia il gioco degli scacchi. Da noi al liceo classico si studia il latino. Il latino è importante anche perché insegna a ragionare, insegna la logica. Il gioco degli scacchi nel quale si misurano due intelligenze, due personalità raziocinanti, vince chi è capace di prevedere le conseguenze della propria mossa, quale sarà la contromossa dell’avversario e così via anche in base alla psicologia del contendente.

Si vorrebbe far credere che l’IMU è indispensabile per reperire quelle risorse che allo Stato servono per sostenere le spese sociali e l’amministrazione pubblica.

Apparentemente sembrerebbe del tutto giustificabile il ricorso a quest’imposta, ma in realtà non è così. Spesso ciò che è giusto non è conveniente.

Far pagare l’IMU ai proprietari di seconde, terze case e così via, soprattutto ai non proprietari, sembra più che giusto, i ricchi devono pagare.

Ebbene, le conseguenze dell’introduzione dell’IMU sono disastrose per tutti, compresi i non proprietari d’immobili, compresi gli inquilini; se nessuno acquista immobili da offrire al mercato dei fitti, dovranno adattarsi a dormire sotto i ponti.

L’introduzione dell’IMU ha avuto il deprecabile effetto di disincentivare l’investimento in immobili causando il fallimento improvviso di migliaia d’imprese edili, e naturalmente dell’indotto: i fornitori di cemento, d’infissi, d’impianti idraulici, di finestre e così via. È causa del licenziamento di migliaia di lavoratori, dell’apertura di numerosissimi negozi “compro e vendo oro”, bene rifugio per i periodi di catastrofe economica. Il denaro produce lavoro, benessere, solamente se circola. Nel 2012 il calo delle transazioni immobiliari è calato del 25,7 per cento. Qualche imprenditore, si è suicidato, molti sono fuggiti all’estero. Ovviamente, chi si è suicidato non pagherà tasse, chi è fuggito nemmeno e tantomeno i lavoratori gettati sul lastrico. L’IMU ha prodotto solamente danni. Oltretutto, è un’imposta che va a sommarsi ad una pressione fiscale insostenibile, causa prima della spaventosa, drammatica, crisi che da un anno e mezzo sta attanagliando il Paese, le cui conseguenze sono in gran parte irreversibili e tragiche. È facile prevedere che il domani sarà peggiore dell’oggi. Il capro espiatorio lo conoscono tutti, quando governa, è colpevole, quando non governa, anche, come negli ultimi sedici mesi. Se questo basta, continuiamo così.

Una politica più saggia che ci salvi dai tecnici e dai professori e non intralciata dall’odio politico, dalla demagogia, dal populismo, sarà indispensabile, ma per riparare le conseguenze dei danni fatti, bisognerà attendere qualche lustro.

Forse, sarebbe il caso di smetterla con la politica “anti” che i fatti hanno dimostrato non convenire neppure ai suoi portatori.

Intanto all’orizzonte le nubi sono assai minacciose, un golpe giudiziario incombe, sostenuto da accuse risibili ma le cui conseguenze lo sono molto meno.


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