I teorici del restauro - Parte Prima
par Pamela Bernabei
sabato 30 novembre 2013
Dato che il restauro è una scienza “moderna” non si hanno fonti precise che individuino singoli operatori di tale materia nel passato, si partirà dunque dai capostipiti che hanno lasciato un segno significativo e tangibile dei lori studi.
Parte Prima - GIOVANNI SECCO SUARDO
Note biografiche
Il Conte Giovanni Secco Suardo nacque a Lurano (Bergamo) il 23 agosto 1798 nel castello di una della più antiche famiglie bergamasche; trascorse la sua giovinezza a Bergamo frequentando l’ambiente dell’Accademia di Carrara e, nonostante la propensione per le materie umanistiche, intraprese studi giuridici affiancandoli, però, a studi, da autodidatta, sull’arte e il restauro.
Sposò nel 1820 Teresa Ragazzoni, e nel 1831 si trasferì a Milano continuando a frequentare l’elité lombarda degli ambienti accademici e entrando nel circolo dei collezionisti d’arte dell’accademia; questa passione per il collezionismo gli sviluppò una sensibilità particolare legata alle problematiche dell’attività artistica: dalla produzione alla conservazione.
Fece diversi viaggi all’estero e nel nord Europa visitando le maggiori pinacoteche e prendendo minuziosi appunti sul suo Taccuino che poi divenne una pubblicazione molto utile agli addetti ai lavori: era una sorta di diario di viaggio, dove il Conte annotava nei minimi particolari lo stato di conservazione delle opere d’arte e di trasmissione ai posteri, delineando la sua passione e attenzione a queste problematiche.
Creò addirittura un personale laboratorio di restauro nella sua residenza di Lurano già a partire dai primi anni cinquanta, dove poté studiare da vicino le tecniche di restauro e dove sviluppò la famosa tecnica dello “strappo” degli affreschi, ancora tutt’oggi eseguita con la stessa modalità ma, naturalmente, con materiali tecnologicamente più avanzati.
Ebbe modo così di mettersi in contatto con i più rinomati restauratori del tempo italiani e stranieri e lavorando ai suoi manoscritti che ebbero grandissimo successo (come il “Manuale ragionato per la parte meccanica dell’Arte del Ristauratore di dipinti”) i quali aiutarono a diffondere il concetto di conservazione delle opere d’arte e ad aggiornare gli addetti ai lavori sulle più moderne tecniche di restauro.
Trascorse gli ultimi anni della sua vita nella residenza di Lurano (morì nel 1873) continuando la stesura del Manuale sempre più convinto dell’importanza di una corretta conoscenza scientifica delle tecniche di restauro e del confronto tra i vari operatori facendo circolare i loro segreti professionali, tutto questo per una maggiore tutela del patrimonio artistico.
Pubblicazioni più rilevanti di Giovanni Secco Suardo
1866 – Manuale ragionato per la parte meccanica dell’Arte del Ristauratore di dipinti, tip. P. Agnelli, Milano 1866 (prima edizione)
1870 – Pensieri sulla pittura ad encausto, ad olio e a tempera, in l’Arte in Italia, Torino 1870
1872 – Alcune idee sulla pittura degli antichi, in l’Arte in Italia, Torino 1872
1894 – Il Ristauratore di dipinti, Hoepli, Milano 1894 (prima edizione)