I politici albanesi abusano delle origini di Madre Teresa

Il nazionalismo dei Balcani è arrivato perfino alla sacra figura di Madre Teresa.

I politici albanesi di Tirana, della provincia secessionista del Kosovo con l’aiuto degli albanesi di Macedonia in questi ultimi anni nella loro opera di propaganda del popolo albanese e della Grande Albania hanno pensato bene di sfruttare anche la sacra figura di Madre Teresa.

 

Madre Teresa effettivamente è di origine albanese, ma è nata a Skopje, in Macedonia, non in Albania. Oltre a ciò bisogna considerare un punto fondamentale: Madre Teresa ha dedicato tutta la sua vita all’India e lo ha fatto per aiutare le popolazioni indiane non certo per fare pubblicità agli albanesi e ai loro progetti politici. In Serbia, nella repubblica-provincia del Kosovo, che nel 2008 ha dichiarato l’indipendenza, riconosciuta fino ad ora solo da 70 stati su 192, è stata perfino aperta una cattedrale cattolica in suo nome.

 

Il "presidente" del territorio a status conteso del Kosovo Seidju ha dichiarato che Madre Teresa è un esempio lampante di ciò che è lo spirito albanese. E’ il caso di ricordare al signor Seidju che, oltre a indiscusse opere di umanità, il popolo albanese negli ultimi due decenni si è macchiato di azioni sanguinose, al pari di Serbi e Croati, e che offuscano non poco l’immagine brillante che vogliono dare. Solo un’esempio; nel 2004 gli estremisti albanesi hanno incendiato decine di chiese cristiane in Kosovo, hanno realizzato un vero e proprio pogrom in stile Milosevic a danno di Serbi, Macedoni, Rom e Montenegrini.

 

Oltre a ciò l’Albania è entrata in conflitto con l’India in quanto pretende che le vengano restituiti i resti della Santa, cosa che l’India si è immediatamente rifiutata di fare. Tutto il mondo rispetta la Santa e le sue origini albanesi ma bisognerebbe chiedersi: che cosa avrebbe detto Madre Teresa se avesse visto i suoi connazionali compiere atti del genere?