I paladini degli onesti

par Jack
lunedì 21 giugno 2010

In questo mondo ingiusto e cattivo esistono paladini senza macchia che lottano per i più deboli contro i malvagi furbetti (versione contemporanea degli orchetti). Gli italiani stanno più sereni perché sanno di poter contare sugli onesti compagni di Bersani.

Alla manifestazione del PD va di scena l’eroismo. Il Bersani proclama baldanzoso di voler far pagare i "furbetti". E subito propone di alzare la tassazione sulle rendite per far così piangere gli orridi figuri nemici del proletariato: propone cioè di alzare quell’aliquota che grava sui beni finanziari degli italiani. Una persona fisica residente in Italia che abbia acquistato obbligazioni, azioni o fondi vedrebbe così lievitare le tasse relative. Certo questo coinvolge anche pensionati, lavoratori e piccoli risparmiatori. Ma vuoi mettere la soddisfazione di veder tassare i patrimoni dei ricchi? E poi siamo o non siamo comunisti? Chi ha denaro risparmiato in fondo è un privilegiato. Meglio dunque far tornare questi soldi allo stato che meglio li sa amministrare per il benessere dei più. Ne sanno qualcosa i vari Bassolino, Veltroni, Loiero e Lombardo che hanno saputo usare con probità e saggezza i soldi dei cittadini. Questa è musica finalmente per chi lotta per la causa del proletariato: manca solo di intonare bandiera rossa col pugno chiuso e sollevato al cielo. Ahhh, che meraviglia. Questo è veramente un partito di sinistra, il PD di Bersani!
 
Peccato solo che non sia altro che una disgustosa sceneggiata. Infatti i patrimoni dei ricchi sfuggono agevolmente alla tassazione delle cosiddette rendite. Residenze nei paradisi fiscali e società offshore permettono al facoltoso Signore una quantità di modi e mezzi per evitare queste imposte. Gli Agnelli, i De Benedetti, Briatore, le grandi famiglie industriali italiane? Per loro Bersani ed il PD equivalgono ad una barzelletta. E per gli evasori? Diamine, gli evasori strutturalmente creano conti esteri in paesi col segreto bancario per dirottare il nero. Credete che gli evasori e i criminali si debbano preoccupare dei nostri comunisti all’emiliana con San Marino, la Svizzera e Monte Carlo a un tiro di schioppo? E che rimane allora? Semplice: il risparmio di chi lavora e paga onestamente le tasse. Costoro sono i "furbetti" di cui parla Bersani. Ma in fondo perché no? Chi è stato così "furbo" da pagare finora per il carrozzone pubblico italiano è giusto che continui a pagare e a finanziare le sceneggiate di quei compagni col pugno chiuso che si chiamano D’Alema, Consorte, De Benedetti, Bassolino, Veltroni e via dicendo, quelli insomma che dichiaratamente la fanno pagare ai "furbetti", essendo loro lo specchio dell’onestà.
 
A proposito, che fine ha fatto il conto svizzero di Consorte da 50 milioni di euro, onestamente guadagnati facendo "consulenze"? Chissà forse l’integerrimo D’Alema ne sa qualcosa. E che dire poi del buon samaritano Carlo De Benedetti? Il buon patròn di Repubblica, residente svizzero, nonché miliardario, è fra i primi ad aver suggerito di tassare pesantemente i risparmi dei residenti italiani. Egli suggeriva di devolvere il ricavato all’alleggerimento della fiscalità che grava sulle povere aziende con attività italiane: aziende come le sue. Anche il buono e saggio Carlo merita di figurare dunque nell’empireo dei compagni che lottano contro i furbetti, se non altro per la faccia tosta.
 

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