I mercati della settimana: bancari e Fiat spingono Milano
par Libero Mercato
martedì 18 gennaio 2011
La Borsa di Milano ha chiuso in rialzo anche l'ultima seduta della scorsa settimana grazie ad acquisti nel finale nel settore bancario. L'indice FtseMib è salito dello 0,7% con un guadagno nella settimana del 4,4% e del 6,3% dall'inizio dell'anno, il che fa di Piazza Affari la migliore Borsa mondiale del 2011.
Sabato Parigi è salita dello 0,3%, Francoforte ha chiuso invariata e Londra è scesa dello 0,4%. L'indice complessivo europeo Stoxx 600 ha guadagnato nella settimana l'1% e dall'inizio dell'anno segna un progresso del 2,9%.
La giornata è stata a lungo caratterizzata dall'incertezza, con gli operatori resi prudenti da dati in chiaroscuro sull'economia americana: a dicembre i consumi sono cresciuti meno delle attese (+0,6% invece di +0,8%) e la fiducia dei consumatori non è salita come previsto, anzi è calata (da 74,5 a 72,7).
Altro fronte di preoccupazione è quello dell'inflazione: in Usa a dicembre è salita all'1,5%, contro attese di 1,3%.
In Cina la banca centrale ha alzato di 50 punti percentuali la riserva obbligatoria delle banche, una mossa che mira a frenare l'espansione del credito e la crescita economica.
In Germania a dicembre l'inflazione è salita all'1,7%, il livello più alto degli ultimi due anni, facendo scattare l'allarme della Bce e del suo presidente Jean Claude Trichet.
L'ipotesi di un possibile rialzo dei tassi in Europa ha sostenuto venerdì il rialzo dell'euro, che l'idomani è sceso leggermente a 1,332 contro il dollaro.
Le banche hanno sostenuto in settimana il rialzo di Piazza Affari e della Borsa di Madrid, dopo il successo del collocamento dei titoli di Stato di Spagna, Portogallo e Italia.
Anche sabato sul mercato secondario dei titoli di Stato è proseguito il calo dei rendimenti dei Btp, con il decennale sceso al 4,63% e lo spread con il Bund tedesco si è ulteriormente ridotto a 163 punti base. Martedì era salito a 204 punti.
Le banche hanno guidato il rialzo finale di Piazza Affari, incoraggiate dai buoni risultati di JP Morgan: Intesa (ISP.MI) ha guadagnato il 2,5%, Unicredit (UCG.MI) +0,8%, MontePaschi (BMPS.MI) +1%, Ubi (UBI.MI) +3,1%.
Chiusura negativa per BancoPopolare (BP.MI) -3,4%: lunedì ha preso il via l'aumento di capitale da 2 miliardi di euro, con l'offerta in opzione ai soci di 7 nuove azioni ogni 5 vecchie possedute al prezzo di 1,77 euro l'una.
Focus particolare su Fiat (F.MI), che chiude con un rialzo del 2,7% a 7,99 euro. Sabato mattina sono stati diffusi i dati sulle immatricolazioni di auto a dicembre in Europa.
Il mercato nel suo complesso si è ridotto del 3,2% a 1,05 milioni di veicoli a causa, in particolare, dei declini registrati da Ford, Fiat e Toyota.
Nell'intero 2010 il calo è stato pari al 4,8% a 13,8 milioni di veicoli.
Per quanto riguarda il gruppo Fiat, a dicembre il calo è stato del 19,1%. Nel 2010 la flessione è stata pari al 17%. La Fiat vede così scendere la propria quota di mercato al 7,6% dall'8,7% rispetto al 2009.
Considerato l'esisto del referendum su Mirafiori, con il 53% dei dipendenti dello stabilimento che hanno votato il piano Marchionne, aspettiamo la risposta positiva dei mercati durante la settimana appena cominciata.
Dallo spin-off del 3 gennaio FIAT ha guadagnato il 19%.
Sauro Dozzini