I giullari di corte

par giuseppe
mercoledì 13 marzo 2013

Santoro, Crozza, Fazio, Travaglio, Vespa e tanti altri di second'ordine. Questi individui asserviti al sistema, nelle loro trasmissioni televisive, "Ballarò", "Servizio Pubblico", "Porta a porta", "Che tempo che fa", salgono sul palcoscenico recitando in un teatrino surreale di politici, industriali, intellettuali artisti, commedianti, giornalisti, e così via.

Montano una commedia senza fine, dove la trama è sempre la stessa: da una parte i giullari di corte, che con le loro battutte sagaci e critiche contro il sistema fanno credere di essere i difensori del malessere popolare.

Dall'altra, invece, i politici, che fanno credere di accettare, in modo benevolo, democraticamente, tutte le critiche contro di loro. Questa farsa ha ormai i giorni contati.

Tutti questi individui, che nelle loro apparizioni televisive sembravano tutti contro tutti in disaccordo fra loro, per far valere le loro ragioni nel pericolo si compattano e vivono al di fuori della realtà, in un’altra dimensione.

Continuano a discutere di alleanze che hanno come fine la distruzione del Movimento 5 Stelle, con tutti i mezzi a loro disposizione, e con la complicità dei media, asserviti a loro per difendere i privilegi di una casta oramai putrefatta.

Non si sono accorti dell'avanzare di uno tsunami, che sommergerà tutti, e tutto il marciume che incontrerà durante la sua corsa.

Questo tsunami ha un nome, si chiama Movimento 5 Stelle. Il Movimento 5 Stelle nasce dalla speranza che il cambiamento è possibile.

Questa speranza nasce e cresce in modo traversale fra tutti i cittadini, che, stanchi di vedere le stesse persone che da più di cinquanta anni ci governano - rubando, corrompendo, speculando - tutta la classe dirigente e tutti i parassiti che la circondano devono andare a casa.

Il cambiamento è possibile, perché i cittadini si sono accorti che il re è nudo, improvvisamente si è rotto l’incantesimo, la realtà appare con le sue verità, ci libera dalle gabbie di promesse non mantenute.

Così con le nuove tecnologie di comunicazione, che permettono a tutti di accedere liberamente alle informazioni, senza dipendere e aspettare in modo passivo quelle impacchettate del sistema, i cittadini si ribellano

Questo, più che una rivoluzione, è un'evoluzione del pensiero, è una legge dell’universo, dove lo scopo unico della vita è quello di evolversi, dove niente è eterno.

 

                         


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