I dati (nascosti) sui compensi dei dirigenti di Comune, Regione e Provincia

Con l’entrata in vigore della legge n. 69 del 18 giugno 2009 e dopo la circolare emanata dal Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, l’Italia ha la legge sulla trasparenza dell’amministrazione pubblica. Visto che le amministrazioni non mettevano in atto la legge, il ministro ha emanato una circolare per supportare le amministrazioni negli adempimenti relativi all’attuazione della norma, così come rappresentato nel testo della circolare n.3 del 2009, e per permettere la standardizzazione dei dati da pubblicare.

Mi sono messo alla ricerca dei dati: in alcune Regioni come Veneto, Lazio, Puglia, trovare i dati che cercavo è stato semplice. Ho cercato così di comparare gli stipendi dei Dirigenti delle Regioni che ho visitato, ho preso in considerazione gli stipendi dei Dirigenti più alti della Regione Veneto che sono: del Segretario Generale del Consiglio Regionale Zanchin Franco € 178.000,00; seguono a pari merito il Segretario Regionale Affari Generali Giuridici e Legislativi Zanon Roberto € 156.200,00 e il Segretario del Consiglio Regionale Siron Max Moshe € 156.200,00.

Tutti gli altri dati sono reperibili al seguente indirizzo.

 

Mentre invece nella Regione Puglia, gli stipendi più alti sono: dell’Avvocato Coordinatore dell’ Avvocatura Regionale Colaianni Nicola di € 168.830,11, e, per gli otto Direttori Di Area, il compenso annuo lordo è di € 120.000,00 procapite.

Glia altri dati, sono reperibili al seguente indirizzo.

 

Alla Regione Lazio, i Dirigenti di Regione, Provincia e Comune sono circa 448 con un costo annuo per i contribuenti di circa 42milioni di euro, pari a circa 80 miliardi di lire. Curiosando nelle pagine, si nota che il direttore esecutivo del comune di Roma, percepisce circa 209.999,94 euro l’anno, esclusa la retribuzione di risultato, al secondo posto troviamo il capo di gabinetto del sindaco con € 193.761,25 .
 

Gli altri dati, sono reperibili ai seguenti indirizzi:

La legge sulla trasparenza, potrebbe essere una svolta per il tartassato contribuente che paga una quantità indefinita di tasse per avere un servizio approssimativo e scadente, peccato però che i dati del Comune di Roma e della Provincia di Roma sono nascosti e per poterli trovare e riportare, ho impiegato parecchio tempo e il tartassato cittadino che ha molte cose da sbrigare non può perdere tempo.
 

In alcuni Siti Istituzionali di Regioni, Provincie e Comuni, la ricerca è stata ardua e complicata al punto che ho rinunciato a trovare i dati per approfondire questo articolo.

Cerco di non essere pessimista ma riporto un vecchio adagio: fatta la legge trovato l’inganno.