Ho incontrato il Covid-19, diario di viaggio di Mila Brollo

par Doriana Goracci
lunedì 4 gennaio 2021

Natale 2020. Il virus mi ha abitato. Era notte e non respiravo. Non riuscivo a fare dei bei respiri pieni, anche se ne sentivo la necessità. Sono stata sveglia tutta la notte, incredula che stesse capitando proprio a me. Ero stata attentissima. Avevo chiesto a mio marito di esserlo altrettanto.

Poi è arrivato il giorno e, senza nominare mai il nome del maledetto, ho cercato di concentrarmi per vivere. Il respiro era sempre cortissimo. Il mal di testa mi rubava ogni forza. È cominciata la febbre.
 
Per 3 -4 giorni non ho pensato a niente altro che a radunare le forze per farcela. Avevo estrema paura di andare in ospedale. Ho avuto mal di testa e mal di stomaco, ho sentito ogni parte del corpo tirare e far male. Per fortuna la tachipirina mi ha fatto passare i dolori piu forti e abbassare la febbre. Non vedevo l’ora passassero le 4 ore per poter prendere una nuova pastiglia.
 
Ogni giorno subentrava qualcosa di nuovo con sempre il respiro in punta di torace, senza mai riuscire a riempire i polmoni. Ogni tanto mi concentravo e provavo a fare delle respirazioni yoga. Con estremo sforzo alleviavo la fame d’aria ma era come se ad ogni respiro dovessi concentrarmi per farlo. Come mi distraevo, l’affanno m’invadeva di nuovo. La pelle improvvisamente si è invecchiata: raggrinzita, seccata, indurita.
Dopo 10 giorni, la febbre se n’è andata e con lei quel cerchio alla testa che stringeva forte.
 
Ogni sospiro ora mi meraviglia. Riesco a farlo ma ancora non a fondo: brucia un pó.
Sono ancora a letto, sfinita. Ieri, primo giorno dell’anno, ho radunato le forze e mi sono lavata i capelli e cambiato le lenzuola: mi è costata una fatica tremenda. Tornata a letto con le gambe tremolanti, mi sono addormentata per ore, sfinita. Ogni mattina penso di andare in giardino almeno un momento, poi capisco di non avere la forza necessaria, non ancora. E psicologicamente?
 
Non è facile sapere di poter passare tutto questo malessere con un nonnulla. Ho avuto paura per le mie figlie. Mio marito probabilmente è anch’esso positivo anche se ancora non lo sappiamo (hanno perso il suo tampone rapido). La solitudine non mi è pesata, concentrata com’ero sul cercare di attraversare il male. Una brutta bestiaccia comunque. Non una passeggiata. Piano piano riprenderó la mia energia. Ho solo voglia di andare. Dove?
Ovunque Per adesso sogno. Nei giorni passati cercavo di sopravvivere, è giá un importante passo avanti, no?
 
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Mila Brollo conclude così, il 2 gennaio 2021, sulla sua pagina FB quanto le si è presentato, improvvisamente, mica si annuncia il Covid, arriva...

 

E dire che Mila Brollo di mascherine contro il #coronacovid ne ha cucite tante; scrisse a marzo 2020 sulla sua pagina di biciterapia :

Lancio la campagna MASCHERINE POPOLARI. Io le faccio. Conto di riuscire a farne qualche decina al giorno e le metteró fuori dalla porta a disposizione di tutti. Quelle di stoffa le faccio con cotone preso da federe, tovaglie, lenzuola, camicie etc etc. Sul web ci sono molti tutorial per tutte le capacità, alcune si fanno senza cucire, usando la sola cucitrice e comuni elastici. Se ognuno di noi ne fa qualcuna e le mette a disposizione di tutti, saremo tutti più protetti. Se le indossi non diffondi virus su superfici e tocchi più difficilmente il viso. Non possono renderle obbligatorie perchè non ce ne sono e non perchè non servano. Facciamole! CONDIVIDETE, GRAZIE! #mascherinepopolari
 
Ci vorrà un'altra biciterapia? No, diciamo che è un diario di viaggio, dopo che a cinquantotto anni, aveva percorso 2260 km con una e-bike. Il 29 marzo 2016 scrissi Mila Brollo, in bicicletta da Gemona a Lampedusa. Con lei senza paura delle salite
Mila oggi a più di 60 anni, ha voluto fortemente la bicicletta e ha pedalato, praticato la biciterapia per dimostrare a se stessa e ad altre persone ammalate, magari come lei di diabete o con altri problemi, che si può camminare, con responsabilità e viaggiare, "scendere dalla sella (reale e metaforica) di tanto in tanto". Auguri cara amica. E guarirai da tutte le malattie Perché sei un essere speciale...Mina vagante.

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