Ho 23 anni e sono capace di intendere e di volere

par Alba Bellofiore
martedì 3 febbraio 2015

Mi chiamo Alba Bellofiore e ho 23 anni. Studio Giurisprudenza e credo nella legge, nella Costituzione. Scrivo questa lettera assumendomi l’onere di difendere chi come me è frutto degli anni della crisi e che con occhio critico e ragionevole guarda alla realtà effettuale delle cose con gli strumenti dello studio del diritto e la lettura del mondo che ci circonda. Scrivo da siciliana, italiana ed europea, e ne sono fiera. 

Oggi, 31 gennaio 2015, sento il bisogno di esprimere la fierezza del mio essere Italiana. In questo giorno, il mio Paese, mediante il potere sovrano dei Grandi Elettori, ha eletto al Colle un uomo come pochi. Un democristiano sì, ma Sergio Mattarella non è solo questo.

È un uomo che ha sofferto e pagato il prezzo dell’onesta e della lotta alla mafia. Che non si è prostrato dinanzi ad essa e neppure dinanzi alle angherie di Andreotti e Berlusconi, che così lontani dalla mafia non sono, anzi. Alla luce dei suoi ideali e della morte del fratello ha, con i fatti, dimostrato di non essere legato alla poltrona ma alla Politica dimettendosi, insieme ad altri, da ministro dopo la questione di fiducia posta sulla legge Mammì. Lo definirei il Traghettatore tra le fasi della Repubblica (ribadisco, semplicemente fasi, nella speranza che un giorno in Italia ci si accorga che si parla di prima, seconda o terza Repubblica facendo fede ad altri avvenimenti e non a quelli che l’italiano medio crede).

Nella stesura della legge elettorale, il noto Mattarellum, ha con logica e intelligenza inserito negli schemi della politica di provincia l’obbligo agli eletti alla rendicontazione di quanto fatto dinanzi agli elettori. I collegi uninominali fanno sì che vengano arruolati fra le schiere dei parlamentari coloro i quali la politica la vivono a contatto con la gente e che alla stessa rispondono con i fatti. Un principio agli antipodi del Porcellum che sembra quasi l’epitaffio della trasposizione dell’intenzione di voto nei risultati elettorali. Quando nel 2011 è stato eletto Giudice della Corte Costituzionale ha continuato la sua attività di uomo dello Stato.

Non è un mercenario, ma un vero cultore del diritto che ha deciso di arruolarsi come soldato dell’esercito della Repubblica italiana. Le sue armi sono la giustizia, la lealtà, la morale e l’etica, l’esperienza internazionale, la legalità, e soprattutto la Costituzione.

Sono fiera e serena, dubito fortemente che il neo-eletto non sarà un eccellente garante della Costituzione. Inoltre, calandoci sul versante europeo l’impronta di cui è capace la penisola con al seguito le due isole è a dir poco profonda e indelebile. Il peso della nazione negli organi di potere dell’Unione Europea è cruciale perché gode degli attribuiti di uno Stato risoluto e capace di prendere decisioni forti e coraggiose in tempi celeri.

È conseguentemente innegabile lo scacco matto messo a segno da Renzi. Un risultato storico alle elezioni europee, la nomina di Federica Mogherini, numero due all'interno della Commissione Europea, e il risultato elettorale di stamane attribuiscono al Premier l’appellativo di stratega politico una volta per tutte. Indiscutibile, a mio avviso, l’impulso di Giorgio Napolitano, lui che ha abbracciato l’Italia negli ultimi nove anni come un padre della Patria a tutti gli effetti. Garante della Costituzione, ma soprattutto lo stratega per eccellenza.

Credo fermamente che sia stato proprio lui a suggerire al Premier il nome del suo successore, insieme alle tempistiche e alle manovre necessarie affinché giungessimo oggi a questo risultato. La forza di Renzi credo sia proprio quella di scrutare i giusti consigli e metterli in atto per portare a compimento i suoi obbiettivi politici.

Dunque da ventitreenne capace di intendere e di volere ringrazio Giorgio per la piacevole compagnia di questi anni, ed auguro a Sergio buon lavoro. Un in bocca al lupo a chi dal primo momento ha sottolineato la sua vicinanza agli italiani dedicando il suo primo pensiero alle difficoltà e alle speranze dei cittadini. Viva l’Italia!


Leggi l'articolo completo e i commenti