Guidonia: un territorio alla deriva. Lo sfacelo del comune laziale

par Andrea Pisani
lunedì 11 maggio 2009

 

Roma, 28 apr. – Guidonia Montecelio è un comune della provincia di Roma di oltre 80.000 abitanti, terzo in tutto il Lazio per densità. La zona si estende per circa 80 Kmq, suddivisa in 9 circoscrizioni, spesso distanti diversi chilometri fra loro. L’amministrazione disastrosa degli ultimi decenni ha portato Guidonia ad una situazione catastrofica. Si parla di un territorio le cui strade sono spesso dimesse e insicure, i marciapiedi assenti o devastati dagli agenti ambientali. Non vi è alcuna offerta formativa per il lavoro rivolta ai giovani, nonostante l’età media degli abitanti tenda verso il basso.

L’inquinamento ha raggiunto livelli preoccupanti, vista l’alta presenza di polveri sottili (Pm10) nell’aria segnalata dall’Arpa (agenzia regionale protezione ambientale), estremamente dannose alla salute. La raccolta differenziata, invece, è un lontano miraggio per i cittadini. La zona ha a disposizione una sola Caserma dei Carabinieri e un solo posto di Polizia, insufficienti per fronteggiare il costante aumento di rapine, estorsioni, violenze e traffico di stupefacenti. Bande di criminali, infatti, si sono insediate da tempo nel territorio, incrementando le attività illegali.

La situazione di Guidonia è stata denunciata a marzo, dal Presidente della Provincia Zingaretti (Pd), in una nota inviata ai Ministri competenti e al Procuratore della Repubblica di Tivoli, evidenziando la totale assenza dello Stato nel territorio. L’ultimo drammatico episodio avvenuto nel comune, è l’aggressione durante la notte del 22 gennaio, diventato caso nazionale, quando una ragazza di 21 anni è stata stuprata da cinque uomini. Lo stesso giorno sono arrivate le dimissioni del sindaco Filippo Lippiello, dopo che la maggioranza dei consiglieri comunali le annunciò a sua volta. La giunta di Lippielo, stabilitasi nel 2005, venne travolta da uno scandalo annunciato dal vice-sindaco Sabatino Leonetti, che rassegnò le dimissioni nel 2007. Si è parlato di terreni agricoli in possesso di diversi amministratori locali, che sarebbero dovuti diventare edificabili, con il conseguente aumento del loro valore.


Nessun altro, oltre Leonetti, si è però mosso contro Lippiello, se non fino al febbraio di quest’anno, dopo le dimissioni di 17 consiglieri comunali. Tutt’oggi il comune è amministrato dal commissario prefettizio De Meo, in attesa delle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno, che potrebbero segnare una svolta a Guidonia: l’ex vice-sindaco Sabatino Leonetti, dimessosi per protesta, ha deciso di portare avanti la sua lotta per la legalità nell’Italia dei Valori, correndo solo contro la coalizione Pd-Udc, capitanata da Michele Pagano (Udc).

Lippiello, staccatosi dal Pd, ha deciso di ricandidarsi solo, con l’appoggio di Rifondazione comunista e dei Verdi, per un nuovo tentativo alla riconquista della poltrona di Sindaco. La campagna elettorale è in corso fra guerre di manifesti, annunci riportati dai quotidiani locali, accuse fra ex amministratori e querele. Quando sarà noto anche il candidato del Pdl, però, lo scontro entrerà nel vivo. Emanuele Di Silvio (Idv), candidato consigliere comunale, ha sferrato un attacco all’ex-sindaco Lippiello, rilevando che “nel gruppo dell’ex sindaco ci sono troppe figure della passata tangentopoli guidoniana degli anni ‘90, nonché responsabili del dissesto finanziario del comune. Questo deve essere chiaro ai cittadini”. 

Si prevedono aspre battaglie fra i partiti per guadagnarsi la posizione di Sindaco, vista l’importanza di un comune come Guidonia Montecelio, di fama ormai nazionale.


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