Grillo va in tv. E la regola numero uno del Movimento 5 Stelle?

par Harvey Vent
mercoledì 13 febbraio 2013

 

NOTA: come ci fanno notare numerosi lettori nei commenti (alcuni cordialmente, altri meno), il "divieto" imposto agli esponenti dell'M5S si riferiva alle apparizioni nei talk show e non alle interviste. 
 
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La Redazione

"Domenica 17 andrò in tv. Un'intervista di 30 minuti in diretta dal camper su Sky Tg24 alle 20.30 E su Cielo, in chiaro, alle 21" 

Questo il testo del tweet di Beppe Grillo che nel giro di qualche minuto ha fatto oltre 300 retweet, senza che nessuno gli chiedesse conto dell'inversione di marcia rispetto alla regola "sacra" del Movimento 5 Stelle, quella di non apparire in Tv per nessuna ragione, appunto. Regola che è costata l'espulsione immediata di Giovanni Favia prima e di Federica Salsi dopo, accusati di arrivismo, doppiogiochismo, tradimento e chi più ne ha più ne metta (per non parlare degli insulti sessisti e da taverna rivolti a quest'ultima, ma tralasciamo).

Ora che si tratta del leader maximo i grillini non sembrano aver niente da ridire, non chiedono neppure una spiegazione al capo, e la valanga verbale che ha travolto i due espulsi pare non essere mai esistita. Arriveranno, senza dubbio, le giustificazioni, di cui Grillo però, almeno per il momento, non sembra avere bisogno. Già da diversi giorni il comico genovese aveva accusato stampa e televisioni di "oscurare" il suo Movimento. Ora la retromarcia rispetto ad uno dei cavalli di battaglia del M5S. Ma che serve solo per prendere la rincorsa, ci diranno. 


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