Grillo mette in guardia i suoi contro "i lupi dell’informazione"

par Paolo Monarca
giovedì 7 marzo 2013

C'è agitazione e una punta di preoccupazione nell'ultimo articolo postato sul blog di Beppe Grillo. Preoccupazione per quello che il leader del Movimento 5 stelle vede come un pericolo per i neo eletti al Parlamento. Da tempo e ancor più dopo il botto alle elezioni i neo parlamentari sono sotto l'occhio attento delle telecamere che ne riportano parole e vezzi, idee ed errori, come succede per tutti gli eletti. 

Ma essendo nuovi, non essendo politici di mestiere, come spesso sottolineano, non sempre riescono a fronteggiare i "lupi dell'informazione" come li definisce appunto Grillo. E così questo post serve per mettere sull'attenti tutti gli eletti contro i giornalisti.

Un rapporto cominciato male, insomma, e che sembra proseguire sempre peggio quello tra Grillo e una parte del mondo dell'informazione:

Il loro obiettivo è, con voce suadente, sbranare pubblicamente ogni simpatizzante o eletto del M5S e dimostrare al pubblico a casa che l'intervistato è, nell'ordine, ignorante, impreparato, fuori dalla realtà, sbracato, ingenuo, incapace di intendere e di volere, inaffidabile, incompetente

Questo è quello che Grillo pensa dei giornalisti che nei giorni scorsi si sono dati all'intervista selvaggia - e abbastanza ovvia, a dire la verità - agli esponenti del Movimento che ovviamente ormai sono una parte integrante - loro malgrado o meno, questo non sta a noi dirlo - del teatrino della politica, il quele si nutre inevitabilmente anche di interviste, servizi etc. E in tutto questo bailamme sarebbe stupido non notare una certa diffidenza, soprattutto a seguito di alcune esternazioni (dal non sapere dov'è il Senato, ai microchip impiantati sottopelle e scoperti su internet), da parte dei media. Una diffidenza che in parte cerca di supplire e giustificare l'incapacità di leggere, se non con senno di poi, una forza che ha e aveva anche mesi fa un'enorme presa sulla gente, soddisfacendone un bisogno antipartitico.

Parla di "accanimento" Grillo, mostrando, però, un'ingenuità (finta, ovviamente) che non gli è consona. Ingenuità data da ciò che abbiamo detto prima. È normale che ogni parola - e non solo - sarà analizzata, ora, non solo perché si parla di parlamentari, ma soprattutto perché ormai il M5s è un "caso" giornalistico:

L'accanimento delle televisioni nei confronti del M5S ha raggiunto limiti mai visti nella storia repubblicana, è qualcosa di sconvolgente, di morboso, di malato, di mostruoso, che sta sfuggendo forse al controllo dei mandanti, come si è visto nel folle assalto all'albergo Universo a Roma dove si sono incontrati lunedì scorso i neo parlamentari del M5S. Scene da delirio. Questa non è più informazione, ma una forma di vilipendio continuato, di diffamazione, di attacco, anche fisico, a una nuova forza politica incorrotta e pacifica

Quello che è meno normale, ovviamente, è il pregiudizio negativo col quale alcuni approcciano il Movimento. Il mandato finale, quindi, è quello di far parlare chi ne è titolato, ovvero i portavoce di Camera e Senato. Che siano loro e solo loro coloro che si esporranno, insomma:

Lunedi sono stati eletti dai gruppi parlamentari del M5S per i prossimi tre mesi due capigruppo/portavoce, Roberta Lombardi per la Camera, e Vito Crimi per il Senato. Loro sono stati titolati a parlare dopo aver discusso e condiviso i contenuti con i componenti del gruppo. 

Ah, e "Attenti ai lupi!"


Leggi l'articolo completo e i commenti