Grillo lancia le Parlamentarie: primarie 2.0 per il M5S
par Paolo Monarca
martedì 4 dicembre 2012
Il Movimento 5 Stelle lancia le “Parlamentarie”, le primarie on line, dove gli iscritti potranno scegliere i propri rappresentanti in parlamento. I candidati sono circa 1400 tutti incensurati che hanno concorso alle elezioni comunali e provinciali con il Movimento; tra gli aspiranti parlamentari ci sono operai, casalinghe, professionisti, disoccupati, piccoli imprenditori, precari, impiegati statali, studenti. Tutto questo per essere prima di tutto cittadini e non onorevoli, come sostiene il comico/politico genovese.
Innovativo anche il modo di presentarsi agli elettori attraverso brevi video di presentazione pubblicati su youtube e ripresi dal sito del partito (e raccolti in parte da Fabio Chiusi nel tumblr Cittadini a 5 stelle). Nonostante alcuni aspetti destino ancora perplessità, quella di Grillo rappresenta una scelta importante per lanciare un segnale forte alle istituzioni. Il voto, aperto lunedì mattina, sarà chiuso giovedì sera, un tempo più lungo per dare anche la possibilità di visionare le schede e le presentazioni di tutti i partecipanti.
Grillo, come già annunciato, si tiene fuori dalle candidature, assegnandosi un ruolo di garante esterno al fine di sorvegliare lo svolgersi delle primarie e un’eventuale futura attività parlamentare. Sono stati annunciati anche seri provvedimenti per chi cercherà di fare il furbo: "Chi cercherà di pilotare il voto sarà diffidato e escluso dalle votazioni, sia che si tratti di candidato che di votante". Piovono critiche sulle modalità del voto on line, che secondo alcuni non garantirebbe la giusta trasparenza. In verità il Pd non sembra aver dato segnali migliori in fatto di informazione e comunicazione, oltre al voto espresso nelle sedi dei circoli dei singoli candidati, già il giorno delle elezione erano arrivate accuse di anomalie dal comitato Renzi, subito fermate per evitare di ripetere la brutta figura rimediata a Napoli.
Possono votare alle “Parlamentarie” tutti gli iscritti al M5S entro il 30 settembre, scelta che ha escluso molti elettori, ma sicuramente ha evitato brogli, rendendo impossibile la raccolta di voti di massa da parte dei comitati e soprattutto risparmiandoci le scene viste nelle primarie Pd di chi voleva registrarsi all’ultimo minuto con tanto di scuse regolamentate. Difficile stabilire se le primarie 2.0 di Grillo saranno un successo, sicuramente in questo momento politico rappresenta un forte segnale di democrazia in attesa di una nuova legge elettorale. Il porcellum, infatti, rischia di restare in vigore anche per le prossime votazioni, questo darebbe la possibilità, ancora una volta, ai partiti di selezionare i propri eletti, lasciando agli italiani solo una grossa illusione di democrazia.