Grillo e i suoi ora anche contro i cittadini: adesso però basta...

par Emilia Urso Anfuso
giovedì 30 maggio 2013

Fermiamoci un momento, per carità. Grillo, poliedrico personaggio nazionale non ben collocabile in quanto non politico, non leader col suo non Movimento non registrato e non facente parte dell’arco costituzionale pur sedendo in Parlamento – l’Italia è davvero il Paese delle Meraviglie come dice Crozza – dati elettorali alla mano a conclusione delle Comunali 2013, ora urla contro la nazione che – ingrati! – non hanno scelto il M5S.

Innanzitutto: sarebbe bene chiarire a Grillo o a Casaleggio o ai “cittadini” divenuti Onorevoli della pur sconquassata Repubblica in cui viviamo, che non è facendo la guerra a tutti – elettori compresi – che si acquisisce la simpatia degli elettori che sono giunti ormai, pur di vedere uno straccio di sistema paese funzionante, al compromesso storico di tornare a votare i soliti noti a discapitò di ignoti 5 Stelle che ad oggi hanno prodotto quasi esclusivamente una serie infinita di battute di spirito, sarcasmo e pentimento da parte di chi, a suo tempo, li ha votati alle ultime politiche. Un trionfo, non c’è che dire.
 
Un paese peraltro che perde identità ogni giorno, necessita semmai di una forza che lo conduca, una personalità politica di riferiemento capace di condurre al tanto agognato cambiamento e non di un ibrido fra non Movimento e non partito con non leader a capo e non politici di riferimetno in parlamento...

È ovvio che io sia assolutamente non di parte e parlo di qualsiasi colore politico, essendo noto il mio pensiero sul tema dei sistemi partitici: esistono al solo scopo di frazionare un vero e proprio esercito di cittadini composto da circa 45mln di persone. Punto. Ecco perché mi ritengo persona pensante e non facente parte di una qualsiasi parte del sistema dei partiti.

Continuando sul tema centrale dell’articolo: Grillo intanto deve scendere a compromessi con se stesso. Capire che fare Politica, nel bene e nel male, necessita innanzitutto di Conoscenza e Sapere, e che non si può mandare allo sbaraglio gente che non è in grado di controbattere a un livello superiore semmai, il triste parterre di scriteriati che dominano ormai da decenni il Parlamento.

Razzi continua a far parte del gruppo. Incredibile ma vero. I “cittadini 5Stelle” per abbattere questo sistema, avrebbero dovuto avere una preparazione maggiore dei residenti stabili della nostra politica e non sognare di abbattere il sistema senza sapere nemmeno di che diavolo si parli quando si tratta di Politica con la P maiuscola.

Hanno solamente invaso il Parlamento, senza generare nulla in tutti i sensi. Non sono stati capaci di mettere sotto parlamentari che – lo sappiamo – hanno una cultura media ridicola.

Un livello superiore di Cultura: questo avrebbe iniziato ad abbattere seriamente il sistema. Altro che castronerie. E poi, una capacità sempre di alto livello, di negoziazione e non di costante negazione di tutto.

Il fallimento dei 5stelle alle comunali poi, diciamolo, ha alle spalle un fallimento totale firmato 5Stelle: il sindaco “grillino” di Parma Pizzarotti che, quasi acclamato lo scorso anno, dopo poco tempo ha fatto tutto il contrario di ciò che aveva promesso durante la campagna elettorale, a cominciare dall’odiato impianto per lo smaltimento dei rifiuti che – aveva giurato – non sarebbe mai partito e che invece è li, bello vegeto e in funzione. Per non parlare di come Pizzarotti tratta i suoi cittadini già inferociti dopo poco tempo dal suo insediamento: ha subito fatto sue le metodiche da componente della Casta. Complimenti veramente.

Non voglio mettere il dito nella piaga, ma vi ripropongo un mio articolo pubblicato lo scorso anno sia sulla nostra testata che su Agoravox: “Grillo non è l’alternativa: anzi” dove ho spiegato le motivazioni per cui Grillo e i suoi non sarebbero stati mai e poi mai “Il cambiamento”. Trovate i link all’articolo in calce.

Per cambiare il sistema, bisogna innanzitutto sapere cosa fare e come. Avere una capacità di negoziazione che è necessaria al raggiungimento degli obiettivi. Avere un altissimo livello culturale. Sia chiaro a tutti.

Quando nel 2010 decisi – su sprone di molti sostenitori e lettori – a candidarmi (da indipendente) alle Regionali, misi su una contro campagna elettorale: invitai gli eventuali elettori a Non votarmi nel caso in cui si aspettassero da me le stesse cose che su aspettano dagli altri candidati, voto di scambio in testa. Sapevo che non avrei racimolato voti e così è’ stato. In pochi hanno capito e fatto proprio il mio messaggio e una volta di più, si è confermato un fatto; l’Italia cambierà quando i cittadini cambieranno e vorranno davvero un’Italia diversa.

Grillo: adesso però basta. Basta con questa rabbia che di rabbia in Italia – totalmente sterile ed inefficace – ce n’è già troppa. Basta argomentare solo con gli insulti e non portare fatti concreti.
Urlare ora contro gli italiani poi, è stata davvero una “gran trovata”. Ma gli staff Comunicazione di Casaleggio, non vi consigliano davvero nulla di buono a tal proposito?

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