Grillo: Salsi e Favia cacciati dal M5s
par Paolo Monarca
mercoledì 12 dicembre 2012
"A Federica Salsi e Giovanni Favia è ritirato l'utilizzo del logo del MoVimento 5 Stelle. Li prego di astenersi per il futuro a qualificare la loro azione politica con riferimento al M5S o alla mia figura. Gli auguro di continuare la loro brillante attività di consiglieri".
Così Beppe Grillo congeda sul suo blog i due consiglieri. ll motivo? Ricorderete il caso di Federica Salsi, consigliera comunale di Bologna, che suscitò le ire di Grillo per aver partecipato alla trasmissione televisiva Ballarò e fu la stessa Salsi in seguito a difendere il suo intervento televisivo dicendo: "Non mi pento di essere andata in credo che sia importante parlare del nostro lavoro. Grillo è il megafono, un punto di riferimento per tutto il movimento. Ma noi siamo nelle istituzioni, nel territorio, ed è giusto che la gente sappia cosa facciamo".
Galeotta fu la tv anche per Giovanni Favia, consigliere dell'Emilia-Romagna, che in un fuori onda della trasmissione di La7 Piazza pulita attaccò le politiche organizzative del movimento e accusò Gianroberto Casaleggio di muovere i fili del partito dietro le quinte come un abile burattinaio; successivamente, lo stesso Favia, querelò il giornalista di La7 autore dell’intervista.
Eppure guai a parlare di antidemocrazia, infatti proprio ieri il leader del M5s, non solo ribadiva i punti chiave delle Parlamentarie ovvero voto alle donne, costo zero e possibilità di conoscere i parlamentari che forse andranno in Parlamento, ma proponeva anche a tutti i “dissidenti” di lasciare il Movimento con il linguaggio schietto e colorito che lo contraddistingue. Nel video in questione, pubblicato sul suo blog, dichiarava: "Non venite a rompermi i coglioni (a me!) sulla democrazia. Io mi sto stufando. Mi sto arrabbiando. Mi sto arrabbiando seriamente. Abbiamo una battaglia, abbiamo una guerra da qui alle elezioni. Finché la guerra me la fanno i giornali, le televisioni, i nemici quelli veri va bene, ma guerre dentro non ne voglio più. Se c'è qualcuno che reputa che io non sia democratico, che Casaleggio si tenga i soldi, che io sia disonesto, allora prende e va fuori dalle palle".