Gregoretti, Salvini a processo. Tragedia o farsa?

par paolo
venerdì 14 febbraio 2020

"Un commediante fa cose divertenti; un buon commediante fa divertenti le cose " (Buster keaton ). Se lo afferma un comico di razza ci possiamo anche credere, il problema è quando a cimentarsi sul pezzo è un politico, peggio ancora se un leader che ha ricoperto incarichi istituzionali di primissimo piano e che si candida alla guida del paese con "pieni poteri".

Ricostruiamo, per sommi capi, la vicenda che ha portato ieri il Senato della Repubblica a dare il via libera a processare Matteo Salvini per ipotesi di reato che vanno dall'abuso di potere al sequestro di persona plurimo. L'allora ministro degli interni trattenne per cinque giorni sulla nave Gregoretti della marina militare italiana, impedendone lo sbarco, 131 migranti salvati in acque territoriali maltesi e trasportati nel porto di Augusta. Sbarco poi autorizzato il 31 luglio 2019. Ovvio che non siano i fatti in se ad essere divertenti, perché tenere 131 esseri umani, tra i quali minori ed alcuni ammalati, sopra il ponte di coperta della nave, esposti agli agenti atmosferici, con un solo medico a bordo ed un solo bagno disponibile, non è esattamente una cosuccia da nulla. Senza contare i disagi per il personale di bordo, assolutamente impreparato ad affrontare una emergenza del genere, dal momento che la nave era assolutamente inadeguata ad una funzione di salvataggio, essendo destinata ad operazioni di sorveglianza della pesca.

La parte divertente, ed è triste doverlo dire, semmai è quella successiva; ovvero quella che sta sviluppandosi sotto i nostri occhi e che impegna in una furibonda battaglia a suon di fake news la nostra classe politica, assolutamente al di sotto di ogni sospetto e che gode di un appeal pari ad un cinese che proviene da Wuan in questi giorni di tribolazione per il corona virus.

Secondo la destra che si identifica idealmente in Salvini, ovvero Lega, FdI di Meloni, Forza Italia di Berlusconi e frattaglie, il capitano leghista avrebbe fatto solo ed unicamente il suo dovere di difesa del suolo italiano. In sostanza avrebbe preservato il paese da una invasione. Dovere che lo stesso Salvini ha rivendicato con orgoglio nel suo accorato intervento al Senato, non senza scadere, come troppo spesso gli capita, in un paio di slittamenti della frizione ( cit. Bersani). Il primo in avvio di intervento quando ha stigmatizzato i banchi vuoti del governo " adesso sappiamo chi è che scappa... " . La presidente Casellati deve intervenire, suo malgrado e per bloccare sghignazzamenti e inviti del tipo " ma studia piuttosto ", per precisare che la presenza del governo non era prevista, essendo l'iter in dibattimento solo prerogativa parlamentare. Il secondo quando, come da copione consolidato, cita i figli che vanno a scuola e che lo esortano con un " forza papà", seguito da un attimo di commozione. Grande interpretazione non c'è che dire; Matteo Salvini su questo piano è imbattibile. 

Secondo la parte avversa, ovvero PD, LeU, M5S con la partecipazione straordinaria di IV di Matteo Renzi, Salvini avrebbe commesso un abuso di potere nell'esercizo delle proprie funzioni e violato la legge, compiendo una serie di reati che soltanto un magistrato può dirimere, non essendo materia politica. Insomma l'autachia della politica va bene per riprendersi i vitalizi in barba alle leggi del Parlamento ma, almeno per ora, non può sostituirsi al potere giudiziario.

La tesi a supporto dell'operato di Salvini, strombazzata dai media nazionali con copertura di almeno il 90% dell'informazione nazionale, è che il governo Conte 2, cosi' come il Conte 1 nel caso della nave Diciotti ( marina militare italiana) del 2018, era solidale con la decisione del ministro. Ergo se Salvini ha debordato, allora tutto il governo ha debordato. Quindi o tutti sotto processo o nessuno. Vale la pena ricordare che in quei giorni Salvini rivendicava la sua piena ed assoluta potestà di decisione nelle abituali performance sui social H24.

La tesi opposta è che quello che valeva per la nave Diciotti non è riproducibile per la Gregoretti, perchè a differenza del primo caso dove effettivamente c'era stato un coinvolgimento di tutto il governo, nel secondo caso ciò non era avvenuto perché nel frattempo era intervenuta la legge "Sicurezza 2 ", voluta fortemente dallo stesso Salvini e che attribuiva al Ministro degli interni la piena discrezionalità. Con tuttavia la complicazione che la legge era applicabile a navi ONG ma non certamente a navi militari italiane che, per inciso, costituiscono già suolo italiano. Con l'aggravante del grave disagio provocato per i motivi sopra esposti e a corredo il fatto che nel frattempo si era già attivata una redistribuzione dei migranti a livello di paesi europei.

Adesso starà al magistrato emettere il giudizio di merito. Tuttavia da un punto di vista politico sono evidenti almeno due cose che coinvolgono direttamente Conte, Salvini e Di Maio, o se vogliamo Conte, Lega e M5S. E' palese che tutti fossero d'accordo nel limitare gli sbarchi di migranti, o clandestini che dir si voglia, dopo le derive di politiche sull'accoglienza scriteriate con tanto di risvolti penali. E' altrettanto palese però che Matteo Salvini, in un delirio di onnipotenza da sondaggite e forse in preda a qualche mojito di troppo, ha voluto fare lo sborone per prepararsi la fuga dal governo, avvenuta poi effettivamente pochi giorni dopo. Insomma una uscita di scena col botto, secondo la sua propensione propagandistica da commedia dell'arte.

Siccome gli italiani sono come i tacchini che votano per la festa del Ringraziamento, la vicenda finirà per aumentare i consensi alla Lega e ai meloniani, che ci proteggono dall'invasione di armate di disgraziati; i pentastellati verranno puniti ulteriormente nelle urne perché hanno l'assurda pretesa di normalizzare un paese che è tutto fuorché normale, dal momento che le leggi sono applicabili secondo discrezionalità "una semper " (vedi vicenda vitalizi e revisione della anticorruzione sulla retroattività dei termini) ; Matteo Salvini sarà totalmente scagionato da ogni capo di imputazione, e tutto finirà a tarallucci e vino secondo consolidata tradizione.

Insomma una commedia tutta all'italiana per una vicenda che è si grave ma non è seria.

Foto: Pixabay

 


Leggi l'articolo completo e i commenti