Gravi vizi nel rendiconto 2007 del Comune di Palermo
par FascioeMartello
venerdì 14 novembre 2008
di Nadia Spallitta- consigliere Altra
patrimoniale ed economico dell’AMIA e senza conoscere quali saranno i possibili riflessi dell’indebitamento dell’AMIA sui futuri bilanci comunali. Oltre a ciò, nel rendiconto 2007 vengono asseverate spese irregolari per milioni di euro per consulenze date in violazione di legge sia dal Comune che dalle società partecipate. Ugualmente, viene ratificato un incontrollabile proliferare di società partecipate e collegate, che non hanno utili ma perdite, tutte ad intero capitale pubblico (di fatto quello comunale), che come una sorta di scatole cinesi di cui non si comprendono i contenuti, realizzano servizi e stipulano reciproci contratti, in modo tale da non consentire una trasparente conoscenza della effettiva situazione economica e patrimoniale delle società comunali; inoltre il Consiglio non ha controllo sull’efficienza e sulla qualità dei servizi erogati.
Si tratta, peraltro, di operazioni che aumentano i costi del Comune anche in relazione al pagamento dell’iva. Sotto il profilo politico, poi, il rendiconto descrive il fallimento dell’Amministrazione e la sua incapacità di avere e raggiungere obiettivi, di realizzare programmi e di perseguire l’interesse pubblico, per cui, al costante aumento della pressione fiscale e del costo dei servizi, non corrisponde alcun miglioramento e validità dei servizi stessi.
Abbiamo presentato alcuni ordini del giorno volti al contenimento delle spese superflue, all’eliminazione dell’irregolare uso dei debiti fuori bilancio, per l’accertamento delle responsabilità contabili e per l’assunzione di bilanci consolidati, cioè di tutte le società a partecipazione comunale; nel tentativo di imporre all’Amministrazione l’adozione di misure e correttivi in mancanza dei quali il Comune è destinato al tracollo finanziario.