Governo dei Giudici, aveva ragione Donna Assunta

par Enea Melandri
martedì 29 gennaio 2013

Ogni tanto la vedova di Almirante viene intervistata anche sulle più delicate questioni politiche. E tempo fa, prima della caduta del Governo Berlusconi, disse che dopo quello, temeva sarebbe venuto il "Governo dei Giudici". Beh, non aveva tutti i torti.

Non perché al potere ci siano dei magistrati, ma perché sono le sentenze dei tribunali che stanno modificando le nostre leggi e la nostra visione della società. Ne scrissi tempo fa, in tema di eutanasia, quando un giudice veneto autorizzò l'interruzione delle cure mediche per una malata terminale. A colpi di sentenze (nazionali ed europee) è stata frantumata anche la legge 40, e tempo prima fu un tribunale a ribadire il diritto alla libera espressione dei blogger


Sempre un giudice, inoltre, ha stabilito che non è obbligatorio essere iscritti all'albo per esercitare una professione, rimettendo in discussione la questione sul problema dell'accesso al mercato del lavoro.
Ultima in ordine di tempo, la decisione di lasciare un bambino in affidamento alla madre lesbica, dopo che la Cassazione aveva già stabilito la possibilità per il legislatore di ampliare le normative per i matrimoni gay e per le adozioni ai single.

Queste evoluzioni non sono necessariamente un male, ma si rischia così di svuotare il potere dell'organo legiferativo supremo, il Parlamento, ed esautorare l'Esecutivo dall'amministrazione coerente dello Stato.


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