Gone Girl e la gogna mediatica

par Angelo Cerciello
lunedì 2 febbraio 2015

Gone Girl è un film del 2014 diretto da David Fincher. Nick è sposato con Amy ed entrambi hanno perso il loro lavoro di giornalisti a New York a causa della crisi economica. Allora si trasferiscono nel Missouri (USA) in una piccola cittadina dove vive la madre di Nick, malata di cancro. Successivamente la madre di Nick muore e Nick, intanto, ha aperto un bar gestito da lui e dalla sorella mentre Amy conduce la vita di casalinga.

Nel giorno del quinto anniversario di matrimonio di Nick e Amy quest’ultimo torna a casa e scopre che la moglie è scomparsa mentre la casa è in disordine. Da questo momento in poi comincia una ricerca spasmodica di Amy portata avanti soprattutto dai genitori di quest’ultima. Intanto si viene a sapere dell’infedeltà di Nick con una sua allieva e la storia dell’opera cinematografica ripercorre con dei flash-back le esperienze passate di Nick con la moglie narrate nelle pagine di un diario scritto da Amy.

Ancora più avanti nella storia si scopre che Amy è ancora viva ed ha inscenato il suo omicidio compiuto da Nick per punirlo della sua infedeltà e della sua trascuratezza rispetto se stessa e il loro matrimonio. I media attaccano Nick in modo violento con una vera e propria gogna mediatica: infatti i media e l’opinione pubblica ritengono Nick il “killer perfetto” dato che Amy ha lasciato tutta una serie di indizi che conducono a suo marito.

Successivamente Amy è in fuga in macchina intenta ad attuare il suo piano alla perfezione. A questo punto viene derubata dei suoi soldi da due sconosciuti e allora ricorre ad un suo ex-fidanzato per farsi aiutare. L’ex-fidanzato la porta alla sua casa sul lago dove potrà nascondersi. Nick intanto per difendersi dall’attacco dei media partecipa ad una trasmissione televisiva dove dichiara di amare Amy: tale trasmissione è seguita da Amy e dal suo ex-fidanzato nella casa sul lago. Amy ha allora un ripensamento e mentre Nick viene arrestato ella mette in scena un stupro da parte del suo ex-fidanzato che poi uccide tagliandogli la gola con un taglierino. Amy dopo aver ucciso il suo ex-fidanzato torna a casa da Nick così scagionandolo dall’accusa di omicidio. Nick tratta Amy con diffidenza ma poi, verso la fine del film, tutto torna in qualche modo normale perché Amy è incinta e Nick vuole tenere il bambino e portare avanti il suo matrimonio.

Il film ricorda un successo conclamato del regista ossia “Seven” per la trama complicata e intricata organizzata da Amy che ricorda molto le trame e le macchinazioni del killer di “Seven”. All’inizio del film vediamo Nick e sua sorella Margo giocare a Mastermind: un preludio del “gioco perverso” organizzato da sua moglie che organizza e inscena due delitti.

Il film parla, tra l’altro, della spettacolarizzazione che i media attuano riguardo le tragedie familiari, i drammi sociali, i drammi umani etc. Una spettacolarizzazione portata all’ennesima potenza con l’attacco senza scampo di cui è oggetto Nick, una sorta di vero e proprio “omicidio mediatico”.

Il film parla anche delle falsità, delle ipocrisie, degli inganni che possono essere nascosti da un matrimonio apparentemente felice di una giovane coppia in un ambiente ristretto della provincia americana che poi rappresenta la provincia di una qualsiasi città del mondo occidentale.

Il film sicuramente fa riferimento anche all’incredibile manipolazione mediatica presente nella società contemporanea, società post-moderna nella quale gli individui sembrano vivere di più nelle realtà virtuali e nel cyberspazio, offerto grazie a tanti oggetti super-tecnologici (pc, tablet,smartphone etc.), che nella vita reale e riguardo a quest’ultima riflessione “Gone girl” richiama di certo “The social network”, altro successo del regista.

Il film è oltremodo colmo di una intima riflessione esistenziale sul rapporto di coppia, sul matrimonio come istituzione e sull’amore coniugale. Colpisce del film, in modo spiazzante, il fatto che verso la fine della storia i due protagonisti, Nick ed Amy, siano prigionieri delle conseguenze delle macchinazioni di Amy e soprattutto siano prigionieri dell’immagine del loro matrimonio che deve essere offerta al mondo esterno.


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