Gli scherani del premier

par giorgio boratto
venerdì 25 febbraio 2011

Tra quelli che circondano Silvio Berlusconi si riconoscono molti che lo difendono solo per il loro interesse personale. Per Pierfranco Pellizzetti si tratta di gente moralmente miserrima: è stata l'abilità di Berlusconi quella di vedere in controluce l’intima natura di uomini e donne cogliendovi debolezze da strumentalizzare a proprio vantaggio; con cui realizzare l’immensa opera corruttiva di un personale politico già malato da pluridecennali operazioni di scambio e maneggi sottobanco.

Di tutti questi personaggi viene fuori un quadretto che riafferma la banalità del male: da sempre chi detiene il potere trova dei bravi servitori che in suo nome fanno le peggiori cose.

Hannah Arendt ha descritto bene nella sua opera come per fare il male basta non avere un pensiero proprio. Quei soldati di Berlusconi dimostrano la mancanza di un pensiero proprio.

Sarà per questo che Berlusconi mi sgomenta e lo temo: non so vedere la sua fine senza la tragedia. Di quelli dobbiamo avere paura e cercare di fermarli.

Un altro elemento per una tragedia imminente è stato quello di imbarcare la Destra gli eredi di un'altra tragedia: la fine della Repubblica di Salò.


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