Gli hacker siriani attaccano Skype

par Paolo Monarca
giovedì 2 gennaio 2014

Skype è l'ultima vittima di hacking da parte dell'esercito elettronico siriano.

Il gruppo filogovernativo, Syrian Electronic Army (SEA), già a fine agosto aveva preso di mira alcune testate giornalistiche occidentali (New York TimesHuffington Post) modificandone i protocolli di rete, alterando così quanto visualizzato nelle rispettive home page.

Ora un nuovo attacco: questa volta è il servizio VoIP più famoso al mondo ad essere preso di mira: gli account del servizio Twitter e Facebook di Skype, nonché il blog ufficiale del social media, sono stati compromessi mercoledì pomeriggio.

Intorno alle 16:30 del 1 gennaio l’account Twitter di Skype ha pubblicato questo messaggio:

"Non usate i servizi di posta elettronica Microsoft (Hotmail, Outlook,...). I vostri account vengono monitorati ed i dati vengono girati ai governi".

Da questo punto di vista l’attacco del gruppo hacker siriano esce fuori dal coro rispetto alle azioni precedenti, in quanto i messaggi pubblicati precedentemente dalla SEA rigurardavano perlopiù il governo filo-siriano, mentre l'incidente di mercoledì che ha coinvolto Skype sembrava concentrarsi maggiormente su questioni legate alla privacy.

L’azione rimanda allo scandalo deI programmi di sorveglianza della NSA degli Stati Uniti, scoperti grazie al whistleblower Edward Snowden. Molte aziende tecnologiche, tra cui la casa madre di Skype, Microsoft, hanno dichiarato di voler confutare le affermazioni di Snowden su presunte collaborazioni con il governo.


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