Gli auguri di Ahmadinejad per Obama - Testo integrale della lettera

par Reza
sabato 8 novembre 2008

Per la prima volta dalla rivoluzione islamica dell’1979, un capo del governo iraniano spedisce un messaggio di augurio ad un neo eletto presidente americano, mentre da 30 anni non esistono relazioni diplomatiche tra i due paesi, e mentre ancora in carico presidente americano G.W.Bush, ripetutamente ha minaciato l’Iran di attacco militare.

Il presidente americano Jimmy Carter , passò il capodanno dell’1978 a Tehran con la famiglia dello scia Mohammad Reza Pahlevi, in quella occasione, Carter fu accompagnato dalla moglie e da quasi 2/3 del suo staff e questo dimostrava l’attaccamento dell’America di quegli anni all’Iran come paese alleato, però dopo la rivoluzione dell’1979 l’America ha interrotto i rapporti diplomatici con l’Iran.
Questa è la prima volta che un presidente iraniano saluta un nuovo presidente americano in maniera ufficiale negli ultimi 30 anni.

Ecco la versione integrale del messaggio di Mahmood Ahmadinejad a Barack Obama:
In nome di Dio Clemente e misericordioso

Onorevole signor Barack Obama, presidente scelto degli Stati Uniti d’ America
Le esprimo le mie congratulazioni per la conquista del voto della maggioranza degli elettori nella ultima elezione, come Lei sa; Dio offre molte occasioni alle sue creature nella loro vita , queste occasioni possono essere sfruttate dagli eletti per favorire l’evoluzione qualitativa e quantitativa dell’umanità, ma a volte vengono usate contro i popoli per guidarli verso il precipizio.

La mia speranza è che lei sia, come dimostrano i suoi discorsi, ben in grado di individuare gli interessi reali del popolo che si accinge a guidare, spero che lei sia un vero amante della giustizia e che non ceda davanti all’insaziabile avidità di un netta minoranza egoista ed stolta che cercherà di influire sul suo mandato, e spero che sfruttando al meglio questa occasione, Lei possa lasciare un buon nome e un buon ricordo di sé e delle sue opere nella storia e nel cuore del suo stesso popolo e quello dei popoli del mondo .

Credo che ciò che il suo popolo aspetta da Lei sia una risposta chiara e veloce, un cambiamento rapido, della politica interna e quella internazionale del suo paese, e questo costituisce anche la richiesta della maggioranza dei popoli del mondo che uniscono la loro voce in questo momento storico a quella del popolo del suo paese.
Io spero che tutte queste speranze trovino lo spazio primario nella agenda dei suo programmi e nei suoi progetti, e per il governo che si accinge a formare.

Da una parte il popolo americano ha molta tendenza a valorizzare al meglio i valori umani e quindi le loro aspettative corrisponderanno ad una politica in cui Lei usi tutto ciò che ha in potere, tenendo conto di questi valori nelle questioni etiche per risolvere la crisi economica e per riconquistare l’onore perduto degli americani, nonché per ritrovare quello spirito necessario che possa trasformare le speranze del suo popolo in una realtà basata sul rispetto dell’individuo senza alcun pregiudizio razziale e sui diritti che devono rafforzare la base della società che è costituita dalla famiglia.


Dall’altra parte, i popoli del mondo hanno anche loro delle aspettative che si basano sul rifiuto delle politiche di guerra e di occupazione militare, rifiuto delle politiche basate sull’ inganno e sulla prepotenza e sull’umiliazione dei popoli e sulla impostazione di ingiusti meccanismi come "usanze regolari " nelle relazioni internazionali.

Questa è stata la politica internazionale del suo paese in questi anni passati ed è questo alla base dell’odio generale a livello mondiale , che molti popoli esprimono nei confronti del suo paese e io spero che questa, che io ritengo sia un’ offesa al popolo americano, sia recuperata con un cambio della politica del suo paese e che sia chiaro al mondo che tutto ciò non era la volontà di tutti gli americani ma solamente la scelta di chi si trovava al governo del suo paese negli anni passati, spero quindi che l’America possa cambiare tutto l’abominio che c’è stato in questi anni contro i popoli e che il rispetto per i popoli sovrani diventi il principio base dei rapporti internazionali del suo futuro governo.

Io spero che in modo particolare, il suo futuro governo, possa intraprendere una politica basata sulla giustizia, per quanto riguarda il popolo palestinese che da 60 anni è vittima della negazione dei più elementari diritti di cui dovrebbe godere ogni altro popolo del mondo , spero che Lei possa mettere fine alle ingiustizie perpetrate ai popoli dell’Iraq e dell’Afghanistan e spero che Lei possa comprendere che il grande popolo iraniano, che gode di una storia documentata come il popolo costruttore di Civiltà, è stato sempre benevolo verso la giustizia e verso la verità e, che in base a questa, abbraccia pienamente ogni politica che possa stabilire la giustizia nel mondo e , in particolare, nel medioriente.
A mio avviso, se intraprendiamo la strada maestra illustratoci dagli insegnamenti dei grandi profeti, le speranze di poter camminare verso la giustizia crescono nel mondo, e con l’aiuto di Dio, si potrà recuperare parte delle pesantissime e gravissime ingiustizie del passato .

Che Iddio possa far scendere la pace su tutti i popoli del mondo , auguro ogni successo e piena salute fisica e mentale e la possibilità di evolversi nel futuro , prendendo anche lezioni degli errori del passato ed auguro che siano grandi e ripetute le occasioni per voi per servire le creature di Dio e per stabilire la pace tra popoli.
 
Mahmood Ahmadinejad 
Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran   
 

Leggi l'articolo completo e i commenti