Gli assistenti sociali sono ladri di bambini?
par Paolo Borrello
lunedì 11 maggio 2015
Tramite una ricerca condotta in Germania, Regno Unito e Italia, si è tentato di analizzare come sono rappresentati gli assistenti sociali dai media. E, soprattutto, gli assistenti sociali sono considerati o impotenti o ladri di bambini.
Di questa ricerca si riferisce in un articolo pubblicato su redattoresociale.
I servizi sociali in Europa non godono di una buona reputazione con conseguenze sia sui professionisti che sugli utenti. Emerge dalla ricerca, per quanto riguarda i media italiani, che gli assistenti sociali “allargano le braccia” a voler segnalare la loro impotenza di fronte a certi episodi, non vanno a casa dei cittadini, conoscono il pericolo che corrono le donne ma non fanno nulla, sono considerati ladri di bambini. E altro ancora.
Se si esaminano solamente i programmi televisivi che trattano fatti di cronaca che hanno per protagonisti i servizi sociali, la situazione appare ancora peggiore.
In sostanza, la rappresentazione dell’assistente sociale è riduttiva e spesso distorta, secondo l’autore dell’articolo, nonostante rivesta un ruolo sempre più importante e indirizzato verso un’attenzione globale a persone, gruppi, forme diverse di famiglia, comunità locali, soggetti deboli, anziani, minorenni, migranti.
Sarebbe interessante verificare se effettivamente la rappresentazione degli assistenti sociali sia distorta, se l’azione, almeno di una parte di questi operatori, sia giustamente oggetto di critiche.
Il passo successivo, comunque, sarebbe quello di accertare le cause che determinano le carenze nelle attività degli assistenti sociali.
E, senza dubbio, almeno una di tali cause è rappresentata dalle insufficienti risorse finanziarie a disposizione di chi lavora nei servizi sociali, in Italia, pur se tali risorse, in certi casi almeno, potrebbe essere usate meglio.
Gli sprechi si annidano anche in quel settore, infatti.