Giuliano Amato e i giovani

par Pere Duchesne
giovedì 23 dicembre 2010

Il signor Giuliano Amato ci fa la predica con un articolo sul Corriere del 22 dicembre scorso, e indica la voracità dei vecchi come la causa, o una delle cause, che incideranno sul futuro dei giovani. Il signor Amato è un politico di vecchio corso, è stato socialista, sottosegretario alla presidenza nel governo Craxi, ma non si è accorto di nulla di ciò che accadeva all’interno del partito, dalle ruberie all’arroganza (ed è stata proprio quest’ultima che ha fatto diventare il partito socialista il capro espiatorio di una situazione che vedeva ugualmente coinvolti tutti i partiti). Si è poi defilato, elegantemente lo riconosciamo, senza dare il calcio dell’asino, e si è sempre, più o meno elegantemente, riciclato, fino a diventare due volte Presidente del Consiglio, ministro varie volte, ed è stato il padre del prelievo forzoso sui conti correnti, che poteva anche avere un senso, se fosse stato progressivo, crescendo in proporzione alla consistenza del conto. Non è chiaro di quale area politica facesse poi realmente parte, elegantemente era sempre disponibile, ma in punta di forchetta. Finiti gli incarichi ministeriali, rimasto a rischio disoccupazione e nera miseria, gli è stato trovato un posto, alla presidenza dell’Enciclopedia Treccani.

Ora i giovani che protestano, confusamente per la verità, prendendo a pretesto una riforma scolastica per manifestare per una situazioni di evidente disagio che vedono, o meglio intuiscono, per il loro futuro, quasi sicuramnete non hanno idea di chi sia, e sia stato, il signor Amato. E certamente non possono che approvare una persona che dice “che i vecchi devono ora fare sacrifici per i giovani”: per capire bene il signor Amato dovrebbero chiedergli quanto mensilmente incassa per i vitalizi di parlamentare, ministro, capo del governo, quali sono i benefit di cui ancora gode, e quanto prende di stipendio mensile dalla Treccani. Così potranno imparare come fare sacrifici per i giovani.


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