Giuliani e il terremoto: previsioni o profezie?

par Iaia Leone
mercoledì 30 maggio 2012

Bene. Tornano le amenità pseudo-scientifiche sul blog di Beppe Grillo, che in occasione del terremoto sceglie di dar voce all'eroe incompreso Giampaolo Giuliani. Questo sedicente rabdomante è in grado di prevedere il sopraggiungere delle scosse sismiche, ma viene di continuo messo a tacere dalla scienza ufficiale, che con i suoi presuntuosi dogmi non gli permette di salvare la penisola italiana. Purtroppo, le previsioni di Grillo&Giuliani assomigliano più a profezie e, in mezzo a discorsi ragionevoli sulla prevenzione e sull'Italia zona sismica, si trovano frasi da oroscopo: qualche problema sul lavoro, alti e bassi in amore, prima o poi ci saranno altri terremoti. Attenti a gola e ginocchia.

Dichiara Giuliani, esausto di rabbia e tristezza: "ma questi scienziati che cazzo di scienziati sono che oggi ancora noi non riusciamo… abbiamo ancora morti per terremoto, siamo nel 2012! Che cazzo studiano?! L’ho dato il consiglio alle persone che li hanno chiamato l’altro ieri, ieri, gli ho detto: state fuori, mettetevi in sicurezza, perché c’è ancora pericolo! Non dico che loro devono andare a studiare il Radon che è quello che studio io e che mi dà la possibilità 6-24 ore prima di un forte terremoto di sapere se avverrà o meno, ma studiate i sismografi visto che sapete utilizzare soltanto quelli! Bazinga". 

Prima di tutto, nonostante Beppe Grillo sostenga di aver pubblicato un'intervista a Giampaolo Giuliani, sismologo e ricercatore dei precursori sismici, Giampaolo Giuliani non è né un ricercatore né un sismologo, bensì un tecnico. Secondariamente, la sua teoria sul legame tra emissioni di gas Radon e scosse sismiche non è niente di nuovo: si tratta di un campo di ricerca nato negli anni '60. Peccato che, nonostante le numerose osservazioni e misurazioni effettuate dalla scienza ortodossa, ad oggi non ci sia conferma di questa correlazione: se in certi casi ad un aumento di Radon nel sottosuolo è effettivamente seguito un terremoto - come nel caso dell'Uzbekistan, nel 1966, motivo per cui fu dato il via a una serie di studi -, in altri non è stato registrato nessun evento rilevante.

Ma a parte queste inesattezze e sbavature di termini e contenuti, la cosa più inquietante è l'immagine della ricerca scientifica che emerge dal botta e risposta Grillo&Giuliani: secondo questi due guru, gli esperti che parlano in televisione sono degli incompetenti, che non sono nemmeno in grado di leggere i sismografi. Soprattutto, non sarebbero impreparati se solo dessero ascolto alle previsioni di Giuliani, che invece si ostinano a ostacolare. Apparentemente c'è una comunità di sismologi, che, invece di dare l'allarme alla popolazione e mettere in atto evacuazioni preventive, preferisce negare i risultati dei rilevatori di Radon e sostenere contro ogni buon senso che no, i terremoti non si possono prevedere.

Perfetto. A questo punto i quesiti sono due e sono particolarmente urgenti. Per quale motivo Giuliani non ha previsto il terremoto de L'Aquila e nemmeno quello del Modenese? Per i complottisti, gli è probabilmente stato impedito. Allora passiamo al secondo quesito: perché Giuliani non sottopone i suoi risultati all'attenzione della comunità scientifica internazionale, non li pubblica su Scientific American, non li discute e, come ogni ricercatore che si rispetti, non li rivede se è già stato dimostrato che non sono né attendibili né rilevanti? Perché resta arroccato sulle proprie posizioni, come un moderno Galileo seviziato dai dogmi accademici, dichiarando Sono incazzato, sono incazzato perché questi grandi personaggi dicono ancora delle stronzate e le stronzate che dicono fanno morire le persone! E nessuno ci mette a riparo? Arriva addirittura a sostenere che nessuno dichiari che l'Italia è una zona sismica. Ma quando mai?

Purtroppo, le previsioni di Grillo&Giuliani assomigliano più a profezie e, in mezzo a discorsi ragionevoli sulla prevenzione e sull'Italia zona sismica, si trovano frasi da oroscopo: qualche problema sul lavoro, alti e bassi in amore, prima o poi ci saranno altri terremoti. Attenti a gola e ginocchia.


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