Giro d’Italia: a Peio vince Monier

par Valentina Ambu
giovedì 27 maggio 2010

La 17° tappa del Giro d’Italia ha regalato al francese Damien Monier (Codifis) la prima vittoria da professionista. La frazione, da Brunico a Peio Terme (173 km), è stata una giornata di “riposo” per i big e ne hanno approfittato i fuggitivi di giornata.
 
Dopo una serie di scatti e una fuga che non ha avuto buon esito, al km 54 sono usciti dal gruppo 19 corridori, che hanno animato la fuga decisiva. Nel gruppo di testa erano presenti anche due italiani, Stortoni (Colnago) e Marzano (Lampre). Il gruppo maglia rosa, tirato dalla Caisse d’Epargne, ha lasciato fare perché in fuga non erano presenti uomini pericolosi in classifica generale. Così i battistrada sono arrivati ad avere un vantaggio massimo di 12’ durante l’ascesa del Passo delle Palade (Gpm di prima categoria). Dopo la discesa si sono susseguiti vari tentativi di attacco che hanno frammentato temporaneamente il gruppo dei fuggitivi. A 12 km dal traguardo si è formato al comando un terzetto, composto da Monier, Hondo (Lampre) e Kruijswijk (Rabobank). I tre hanno affrontato insieme la prima parte della salita finale, fino a 3 km dall’arrivo, quando il francese della Codifis ha attaccato, proprio nel punto in cui iniziava la parte più difficile della salita. Monier ha preceduto di 36’’ Hondo e di 39’’ Kruijswijk, seguiti dagli altri componenti della fuga. Lungo la salita finale la Liquigas ha tirato il gruppo della maglia rosa, cercando di evitare attacchi e facendo anche selezione. Negli ultimi metri ha allungato Scarponi che ha tagliato il traguardo con un ritardo di 9’52’’ dal vincitore, poco dietro gli altri big.
 
La classifica generale non ha subito variazioni. Arroyo ha conservato la maglia rosa ed è sempre seguito da Basso (a 2’27’’), Porte e Evans. Oggi la carovana rosa affronterà una tappa pianeggiante, a parte la breve salita di Vigolo Vattaro, da Levico Terme a Brescia (140 km). Dovrebbe essere una frazione per i pochi velocisti rimasti in gruppo, una frazione tranquilla per gli uomini di classifica, che già pensano alle terribili tappe di montagna di venerdì e sabato.

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