Giovanna, non ti curar di loro, ma guarda e passa

par Anna Maria Iozzi
lunedì 4 maggio 2020

È inconcepibile che, al giorno d'oggi, si debba assistere a una indecorosa e discutibile sottomissione mediatica nei riguardi delle donne. È capitato alla giornalista del Tg 1, Giovanna Botteri.


La Botteri, corrispondente a Pechino per la vicenda del coronavirus, è stata presa di mira per il suo look che, per alcuni pseudo tuttologi, non è attinente e consono a un collegamento televisivo. Parlano di capelli trasandati, dello stesso abbigliamento che indossa. Insomma, non c'è "negligenza" intellettuale che regga di fronte all'intelligenza di una donna che si sta battendo, con tutti i rischi del caso, a una vicenda drammatica come quella attuale.
Stiamo attraversando un contesto storico, molto difficile, dal quale, mi auguro se ne possa venir fuori.

Non penso che il ritorno alla normalità, tanto invocata, possa far ritornare sui suoi passi persone che, rispetto alla professionalità della Botteri, non sanno fare altro che blaterare a vanvera. D'altronde, se a parlarne sono quelli di "Striscia la notizia", non mi stupisce più di tanto.
Il noto tg satirico, capitanato da Antonio Ricci e compagnia bella, non fa altro che "speculare" sul ricorrente abbigliamento e look che la giornalista indossa nei collegamenti con il Tg 1. Mi chiedo: «ma è possibile che in un momento storico come questo, si debbano imbastire delle polemiche assurde e di poco conto?». Neanche i dati, seppur rincuoranti, ma allarmanti di questa pandemia, ci faccia rendere conto di quanto fossimo incoscienti e irresponsabili?

Tutto ritornerà come prima. Chi vuole cambiare, lo deve fare a prescindere. Non doveva aspettare il Coronavirus per essere più indulgente e comprensivo verso gli altri, solo per dimostrare la nostra "presunta" forma di umanità e solidarietà nei riguardi delle persone e, in particolare, delle donne, sempre più oggetto di manipolazioni e di macchinazioni volte allo screditamento della loro immagine.

Non abbiamo bisogno del trucco e delle pailettes per dare sfoggio del nostro talento, ma, purtroppo, al giorno d'oggi, basta questo per essere qualcuno. E poco importa se non indossiamo gli strascichi per la nostra bellezza. La bellezza, quella vera, risiede dentro di noi e nel nostro talento. Forse, per questo, le donne e tutte le altre persone vengono discriminate, perché si ha invidia delle capacità intellettive. Vorrebbero avere del talento e, non sapendolo sfruttare, li riesce bene il talento delle chiacchere a titolo gratuito. Questo episodio, l'ennesimo di discriminazione, deve farci aprire gli occhi. Non dobbiamo farci umiliare da nessuno se non indossiamo gli abiti eleganti. La nostra eleganza appartiene all'educazione di rispondere alle provocazioni mediatiche e non, con leggerezza, come ha fatto la Botteri, a cui va la mia solidarietà di donna e di estimatrice, da sempre in prima linea.


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