Giovani e politica: niente da perdere

par Chiara Trompetto
giovedì 13 settembre 2012

Renzi chiama in causa le nuove generazioni: niente da perdere, tutto da giocarsi, "adesso"!

Barack Obama ha 51 anni, il suo vice Biden ne ha 70. L’asso nella manica del 70enne sfidante Romney, Paul Ryan, ne ha 42. That’s America. Se sommiamo l’età di Bersani, Casini e Berlusconi, facciamo 194… No comment.

L’uomo del cambiamento che corre per le politiche del 2013 dall’altra sponda del canale di Otranto è un “giovane” di 48 anni, di nome Edi Rama. E ha un qualcosa che manca alle facce note della politica italiana: carisma, personalità. Lo sa bene Matteo Renzi, che da sindaco di Firenze sembra voler emulare lo stile di Rama quando, sindaco di Tirana negli anni 2000-2011, osò contrastare l’abusivismo edilizio salendo egli stesso sulle ruspe per demolire gli obbrobri e il malaffare che nascondevano. Cos’abbiamo in comune con una realtà come quella albanese? “Niente”, a tutta prima. Ma… la domanda che varrebbe la pena di fare, di farsi, è invece “cos’abbiamo da perdere?” Niente, e tutto: le due cose come sempre sono irrimediabilmente inscindibili. Non è tempo di calcoli. Lo slogan scelto da Renzi per la sua campagna in partenza è ADESSO. Non siamo forse noi, i 30-40enni sulla cui identità si stanno sprecando le opinioni di tutti, la generazione dell’adesso? La classe dirigente che si sta preparando per Edi Rama ha in media l’età di Renzi, forse più bassa. What’s wrong? Cosa c’è che non va? Cos’abbiamo da perdere? Loro, la zavorra plumbea del comunismo e del post-comunismo, per proiettarsi finalmente in un tempo nuovo. Noi, una politica che non sa e non vuole rinnovare la sua retorica e le sue prassi. Si rimprovera a Matteo Renzi di essere sfrontato e irriverente; ma in fin dei conti, è la sfrontatezza –certamente corollario dell’età- l’atteggiamento che accompagna il cammino di chi non voglia giocare per sempre un ruolo da comprimario.

Gli albanesi sono la seconda comunità più rappresentata nel panorama dell’immigrazione in Italia, e lo sanno i giovani di Rama, molti dei quali hanno studiato qui: cercheranno di intercettare i voti di chi non è tornato in patria, e sono ancora tanti, ma non ha mai ottenuto la cittadinanza italiana. Noi ce li siamo persi; ci siamo persi, per questa volta e spero sia l’ultima, il pensiero lucido e la voglia di cambiamento di molti 30-40enni stranieri che compendiano nelle loro vite due o più mondi diversi, e che sanno per esperienza qualcosa che noi fatichiamo a comprendere. “Adesso” è la parola dell’emergenza, ma anche della piena presenza a se stessi.

Quando non hai più niente da perdere, è perché il tutto che hai è sul tavolo e te lo stai già giocando. Allora non esiste né un prima né un dopo, ci sei solo tu con la tua vita, il tuo coraggio e la tua buona dose di sfrontatezza. Adesso.


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