Giappone: la Tepco in passato ha falsificato i dati su Fukushima

par SABINA BARCA
mercoledì 16 marzo 2011

"Noi che siamo italiani, considerati furbi, per una volta, facciamo i nostri interessi, rendiamoci indipendenti dal sistema energetico ... ci dobbiamo provare".

Nel 1985 la centrala oggetto di preoccupazione mondiale, erano già a rischio. La società Tepco (Tokyo Energy Power Company) è la più grande compagnia energetica giapponese. A quanto risulta più volte ha falsificato i dati sulla sicurezza di Fukushima.
 
Il primo episodio nel 2002. Scoppia uno scandalo sulla sicurezza della centrale. Quattro top manager e il presidente della compagnia si dimisero dopo aver ammesso pubblicamente di aver falsificato i dati delle ispezioni e di aver nascosto la verità per oltre dieci anni. L'incongruenza dei dati era stata scoperta dalla Nisa (Agenzia per la sicurezza atomica giapponese), che negli anni '80 e '90 aveva ottenuto valori fuori norma di radioattività nella centrale di Fukushima e in altri 12 impianti a seguito di terremoti. I dirigenti, avevano deliberatamente falsificato i documenti e il governo, aveva finto di non vedere.
 
Il secondo episodio nel 2006, quando il governo chiese di ricontrollare i dati storici reali. Altre nuove ammissioni di colpevolezza della compagnia. Pare che la temperatura di raffreddamento della centrale di Fukushima, dal 1985 al 1988, avesse superato i valori consentiti, quindi, lavorava in condizione di grande stress/rischio.
 
Terzo episodio nel 2007, dopo inchieste giornalistiche e pressione dell'opinione pubblica la Tepco ammette di aver, ancora una volta, riscontrato falsificazioni nei dati storici della centrale.
 
Insomma, è vero che la mentalità nipponica è lontanissima da quella italiana, però a giudicare il comportamento della società Tepco non sembrano tanto lontano da noi.
 
Ancora oggi, in piena emergenza, con 3 esplosioni all'attivo, questa società leader dell'energia giapponese gode di stima e attendibilità, tanto che, il mondo intero pende dalle sue labbra.
 
Come ci si può fidare di questa società? E delle altre?
 
Sono aziende specializzate distributrici di energia. Un servizio che non teme molta concorrenza e di cui si desidera creare dipendenza infinita. La dipendenza è uguale ad un guadagno senza fine, (per loro), una schiavitù (per noi).

L'ingenuità
Noi italiani siamo esterofili per natura. Abbiamo la convinzione che ogni cosa fatta altrove sia fatta bene e onestamente. In questo momento è bene prendere coscienza che il disonesto criminale non ha razza né credo religioso, né tanto meno parte politica.
 
Quello che oggi muove il mondo è solo il denaro. Il "dio denaro" muove le fila delle politica economica del pianeta. I politici di turno arraffano tutto quello che possono per sé, tenendo sempre ben presente che le richieste di quello più in alto devono essere soddisfatte. Sono i burattini. Gli strumenti delle potenti lobby. Queste lobby non hanno mai, tra i loro interessi, il bene comune, tanto meno la salute pubblica; ciò che veramente interessa è la società civile intesa come utenza. Siamo tutti potenziali clienti. Siamo tutti acquirenti, semplicemente perchè la moltitudine consuma e va incoraggiata in tal senso.
 
L'affare nucleare; un accenno tutto italiano
Una premessa: Non esiste ancora un deposito a lungo termine delle scorie nucleariDefinite a “lunga vita” sono le scorie nucleari che possono rimanere radioattive per miliardi di anni. Le definite a “media vita” sono le scorie radioattive che restano tali per secoli. Gli USA dopo 15 anni e 9 milioni di dollari spesi, non ha ancora trovato una soluzione per la gestione in sicurezza delle scorie.
 
L'appetito, anzi l'ingordigia intorno all'affare nucleare in Europa ha dei nomi. La francese Suez-Gas de France e la tedesca E.On; una cordata franco-tedesca potente è intenzionata a costruire centrali nucleari in Italia. L'asse franco-tedesco, intende contrastare Enel e l´ex monopolista transalpina Electricité de France (Edf), e tanto per non farsi mancare nulla, intende aprire un consorzio con l'asse franco-italiano per la partecipazione delle utility locali e dei cosiddetti energivori, cioè tutti quei gruppi industriali che consumano grandi quantità di elettricità per produrre.
 
Il 7 giugno del 2010 con un “memorandum” i colossi europei hanno firmato e ufficializzato la collaborazione per il rilancio dell'atomo in Italia. L'idea del ritorno dell'atomo in Italia era di Enel e Edf. Ora al punto di arrivo ci sono anche i tedeschi. E.On-Gdf Suez sarà il secondo consorzio energetico. Divertente che i francesi giocano la stessa partita in due squadre diverse, ma sempre nel territorio italiano.
 
Da notare che E. On e Gdf Suez possiedono quote di partecipazione in 30 centrali in Europa; Germania, Belgio, Francia e Svezia; 9 gestite dai tedeschi e 7 dai francesi.
 
Allora, è vero, siamo esterofili a oltranza. Siamo convinti che tutti fanno bene e sono onesti. Ma soprattutto siamo intellettualmente vergini, convinti che il dio denaro operi solo a casa nostra.
 
Ma la domanda è inevitabile; ma se in Giappone per tre volte hanno mentito, in Italia il nucleare come lo gestiamo?

Le due società E.on e Gdf Suez hanno capito che con la nascita in Italia “dell'Agenzia per il nucleare” il prossimo passo è individuare i siti e determinare le regole per la partecipazione al progetto. Un progetto di enorme guadagno. Energia pulita.
Pulita se non ci fosse quel piccolo problemino di scorie che non si sa dove metterle. Pulito se ci fosse rimedio alle radiazioni; Pulito se non esistessero rischi come Chernobyl e Fukushima.
 
Ma la frase è sempre la stessa: siamo a due passi dalle centrali nucleari (Francia Svizzera) usiamo la loro energia, se succede qualcosa lì ne paghiamo le pene anche noi.
 
Un'affermazione davvero curiosa. Come dire che, visto che il mio vicino di casa per guadagnare qualcosa, gioca con il piccolo chimico rischiando di sterminare il vicinato, tanto vale che ci gioco pure io, così nel frattempo lucro. Sì fantastica di strappare utenze al metano, petrolio, eolico, fotovoltaico geotermico etc... etc...
 
Con ogni probabilità dal 2011 in poi gli incentivi al fotovoltaico potranno arrivare massimo al 6%. Rendere le abitazioni energeticamente più autonome, per il “sistema” non è conveniente. Consumare e comprare energia è importantissimo, infatti, queste politiche energetiche promuovono il tubo o il filo collegato alla nostra casa che tradotto è una bolletta a vita. Le bollette energetiche sono la voce più importante del menage famigliare.
 
Il nucleare è entusiasmante. I manager in borsa si sono subito eccitati. Giuliano Zuccoli, presidente del consiglio, di A2A ha dichiarato “L´alleanza tra E. On e Gdf-Suez è un fatto positivo perché contrasta una soluzione di monopolio ed è un accordo che si muove nella direzione che abbiamo sempre auspicato”. E si torna sempre al dio denaro. Tenendo un occhio attento all'oriente, si spera che l'ingordigia al profitto non prenda il sopravvento sulla ragionevolezza, calpestando così il diritto al futuro.
 
Per una volta, facciamo il nostro interesse; rendiamoci più indipendenti dal "sistema".

P.S. Non illudiamoci, l'evento Giappone non indebolirà minimamente le lobby del nucleare. Non molleranno l'osso. Prenderanno tempo, e poi andranno avanti indisturbati.


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