Gaetano, disabile pluri-laureato, da oggi in ferie

par Bernardo Aiello
venerdì 31 luglio 2009

Forse qualche lettore si ricorderà di Gaetano, disabile laureato per la seconda volta e caparbiamente deciso a vivere la sua vita integrato con gli altri (ne ho parlato agli inizi del mese) e, magari, si chiederà che fine ha fatto.

Gaetano, per tutto questo mese, ha continuato a frequentare il corso di formazione regionale per Assistente Amministrativo, alzandosi tutti i giorni, sabato compresi, un quarto alle sette.

 
Con puntualità assoluta, un’ora dopo era davanti alla sede dell’ente organizzatore del corso con la sua borsa, contenente il materiale didattico e, a parte, una bottiglietta d’acqua ed un panino al burro con formaggio per il breve intervallo delle undici. Alle quattordici, puntuale come un cronometro, usciva dalla sede dell’ente. Persino il giorno della sua laurea si è dovuto faticare non poco per non farlo andare al corso: l’esame era previsto alle 15:00 e lui voleva farlo dopo un altro giorno trascorso insieme agli altri.
 
Da domani un mese di ferie e, dal primo settembre, la ripresa sino a fine d’anno, quando il corso si concluderà. Per il dopo ci stiamo già attrezzando, nel senso che non vorrei vederlo in piedi al mattino un quarto alle sette ed essere costretto a dirgli “Gaetano, oggi non si va da nessuna parte”.

 
Vi è la possibilità di prendere la laurea specialistica in Scienze della Comunicazione e, così, sarebbero altri due anni di vita integrata, ma per il poi, non vi è alcuna prospettiva.
 
Nino, invece, un amico anche lui disabile, ha già esaurito tutto il possibile: dottore in Economia, dottore in Scienze della Comunicazione, master di tutti i tipi, ivi compreso uno in Bioetica. Cosa farà adesso oltre che stare giornate intere al computer?
 
Abbiamo deciso che, alla ripresa dopo l’estate, chiederemo un incontro al Capo dello Stato affinché in occasione della prossima Giornata Mondiale delle Persone con Disabilità si possa parlare di concrete iniziative delle Istituzioni per l’integrazione dei disabili nel mondo del lavoro.

E se questo non sarà possibile, che almeno ci si dica che non sarà fatto nulla perché il peggio è ricevere promesse non mantenute, vedere leggi non attuate, vedere magistrati che archiviano denunce fatte da un disabile di richieste di accesso agli atti di un pubblico concorso inevase, ed altre amenità di questo tipo.
 
Si dica chiaramente che non vi è alcuna intenzione di integrare i disabili nella società e noi potremo decidere di andare altrove, magari a Vancouver, città più accessibile del mondo, dove i disabili, si dice, siano perfettamente integrati. Prometto che vi farò sapere come va a finire.

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