Free cannabis

par paolodegregorio
mercoledì 17 ottobre 2018

 

L’uso della “cannabis” a scopo terapeutico in Italia è legale e la si può acquistare in farmacia. Di fatto però la quantità disponibile non copre affatto la richiesta e la cosa più ovvia da fare, ossia permettere l’autoproduzione e depenalizzarne l’uso, incredibilmente non viene fatto, anche se costa gravi dolori a coloro che trarrebbero un beneficio dal suo utilizzo, che viene autorizzato in caso di sclerosi multipla, glaucoma, dolori cronici per malati di tumore e chemioterapia.

Cosa temono i nostri lungimiranti politici “sempre tesi” al bene comune, “sempre tesi” a combattere le droghe con il brillante risultato che chiunque abbia i soldi per procurarsela non ha il minimo problema, visto che si spaccia alla luce del sole h24 in tutte le piazze d’Italia?

L’unico sospetto che mi viene è che questo sciocco proibizionismo nasconda in realtà la volontà di non disturbare gli affari delle mafie che controllano questo mercato. Non c’è niente che attira più del “proibito” e, come dimostra chiaramente la storia del proibizionismo degli alcolici in America, vi erano più dipendenti e consumatori di liquori allora di quanti ve ne siano oggi che gli alcolici si vendono liberamente.

Far arrivare nelle farmacie a prezzi di costo e nelle quantità richieste dal mercato, e permettere l’autocoltivazione della cannabis è un provvedimento legislativo che non farebbe aumentare di una sola unità il numero dei consumatori, che, ripeto, oggi non hanno alcuna difficoltà a procurarsela quasi ovunque. Tra l’altro sarebbe un provvedimento che non costa nulla, forse la disoccupazione per un po’ di spacciatori, ma per questi nessuno si straccerà le vesti. Sarebbe lungimirante e civile. 


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