Lamolinara: l’ira del Governo sul blitz e la reazione dei giornali inglesi

par Enrica Moi
venerdì 9 marzo 2012

E' arrivata ieri la notizia della morte di Franco Lamolinara, dopo il fallito blitz per la sua liberazione. L'operazione era partita alle otto di ieri mattina (ora di Londra), in seguito ad una riunione del Cobra, il comitato britannico di emergenza.

L'ingegnere 47enne era, infatti, stato preso in ostaggio nella notte tra il 12 e 13 maggio del 2011 in Nigeria da un commando armato del movimento terroristico islamista Boko Haram, insieme ad un suo collega, l'inglese Christopher McManus. Quando furono rapiti, quasi un anno fa, i due uomini si trovavano nel loro appartamento di Birnin Kebbi, capitale dello stato di Kebbi, nel nordovest della Nigeria. Nel sequestro erano stati coinvolti anche un ingegnere nigeriano, rimasto ferito da colpi d'arma da fuoco, ed un altro collega tedesco, che fortunatamente riuscì a fuggire.

Franco Lamolinara era un ingegnere edile, originario di Gattinara, nella provincia di Vercelli. Aveva una moglie e due figli e lavorava per la società di costruzioni Stabilini Visinoni Limited. Si trovava in Nigeria da quasi dieci anni ed era impegnato nella costruzione di un edificio della Banca centrale a Birnin Kebbi.

Dopo il suo rapimento si seppe poco della vicenda, almeno fino ad agosto, quando venne inviato un video alla redazione di France Presse, nel quale si vedevano i due ingegneri, bendati e con degli uomini armati alle loro spalle, che dicevano di essere stati rapiti da al-Qaida.

Il tentativo fallito di liberazione dei due ostaggi da parte delle forze speciali britanniche ha scatenato dapprima “sorpresa” e poi “irritazione” a Roma. Pare, infatti, che l'Italia sia stata avvertita solo a operazione conclusa, del blitz deciso dal premier britannico David Cameron.

La stampa inglese ha invece inizialmente insistito sul fatto che l'Italia fosse al corrente di quanto stava avvenendo in Nigeria. Giorgio Napolitano, ha definito il comportamento del governo inglese incomprensibile e chiede una spiegazione di quanto accaduto. Anche il premier Monti ha deciso di andare a fondo alla vicenda e ha subito chiesto al presidente della Nigeria di avere al più presto una ricostruzione dettagliata delle circostanze che hanno portato all'uccisione dei due ostaggi.

I giornali britannici hanno in un primo momento faticato a riportare il lato italiano della tragedia avvenuta in Nigeria. Tutta la stampa ha dedicato soltanto poche righe riguardanti l'Italia.

L'Independent dice che il governo italiano è stato informato soltanto quando l'operazione era già partita e che Cameron aveva chiamato il premier Monti per informarlo della sua tragica conclusione.

Anche la BBC ha citato le parole del nostro Presidente della Repubblica e pure quelle del senatore Lucio Malan.

Segue la stessa linea il Daily Mail, non menzionando la posizione italiana se non alla fine dell'articolo, riportando le parole di Massimo D'Alema.

Anche il Guardian inserisce un breve accenno all'Italia con la critica nei confronti del governo britannico da parte della parlamentare Rosa Calipari.

Ed infine il Daily Telegraph, dopo un articolo nel quale faceva un misero accenno del pensiero italiano sulla vicenda, ha deciso di approfondirlo, riportando anche i titoli dei nostri quotidiani, dalla Stampa al Corriere, dando così rilievo alla "rabbia" che questa tragedia ha purtroppo suscitato.


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