Francia: perché lo Stato di Emergenza è pericoloso? L’appello per la sua abrogazione

par Spike
sabato 5 dicembre 2015

Libération ha ospitato una tribuna, (l'appello dei 333, dai primi firmatari) che chiede l'abrogazione dello Stato di Emergenza, la misura che il Governo francese ha esteso per 3 mesi dopo gli attenati dello scorso 13 novembre. Riportiamo una parte del testo. 

Dopo gli attentati di Parigi dello scorso 13 novembre François Hollande e il Governo Valls hano deciso per l'estensione dello "Stato di Emergenza", presentato come la risposta al terrore, alla paura e alla disperazione diffusi nel Paese, come la sola misura in grado di combattere il terrorismo e proteggere i francesi, come sola condizione della "sicurezza, la prima delle libertà". 

Su richiesta del Governo, quindi, lo scorso 19 e 20 novembre l'Assemblea Nazionale e il Senato poi, quasi all'unanimità, hanno deciso di prolungare lo Stato di Emergenza e aumentare le norme, liberticide, della legge del 1955 emanata durante la guerra di Algeria. 

Con lo Stato di Emergenza sono le libertà di tutti ad essere minacciate. 

Così: 

-Tutti possono essere sospettati in funzione del "loro comportamento"; 

- La detenzione domiciliare, il divieto di muoversi non deve applicarsi solo alle "attività pericolose dimostrate", ma anche alle "minacce fondate sulla presuzione fondata"; 

– Le "perquisizioni amministrative" sono la regola e dipendono dalla decisione dei prefetti, rappresentati diretti del governo e al di fuori di un quadro giudiziario. Per questo il potere giudiziario, che serve come garanzia, viene oltraggiato; 

– Le misure di controllo su Internet permettono al Ministro degli Interni di prendere "tutte le misure per assicurare l'interruzione di ogni servizio e comunicazione on line". 

Lo Stato di Emergenza di fatto rappresenta un rafforzamento del carattere autoritario della vita pubblica. 

Inoltre anche i mezzi di organizzazione e espressione sul terreno sociale e politico, che riguardano i sindacati, i partiti e le associazioni, vengono rimessi in questione. 

– Il potere si riserva il diritto di vietare ogni riunione sulla pubblica piazza o manifestaione per motivi di sicurezza; 

-La legge prevede la possibilità di dissolvere le associazioni o i gruppi che facilitano o che partecipano ad atti che minacciano l'ordine pubblico. 

Le nozioni contenute nella legge, si parla di "comportamento", "problemi di ordine pubblico", "ragioni di sicurezza", danno adito a interpretazioni molto ampie e possono, potenzialmente, mettere in pericolo tutti. 

In nome della lotta al "terrorismo" lo Stato di Emergenza mette in pericolo le nostre lbertà democratiche, personali, sociali e politiche. 

I firmatari di questo appello chiedono, in nome della libertà, della democrazia, della Repubblica, che lo Stato di Emergenza venga abrogato. 

Qui la petizione su change.org.

 

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Foto: art_inthecity/Flickr


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