Fornero, l’ultima sparata di una non-mangiaspaghetti

par Nicola Spinella
martedì 13 marzo 2012

Le lodi bipartisan dirette ai componenti dell'esecutivo della sobrietà e del buon governo si infrangono dinnanzi all'ennesima caduta di stile della first lady di Intesa Sanpaolo.

Sfacciataggine: è l'unico sostantivo che si addice alla condotta dei membri dell'esecutivo diretto da SuperMario Monti, uno dei tanti inciuci tecnici che rimangono in piedi nonostante manchino della legittimazione popolare.

Non c'è altro commento che possa definire in maniera più esaustiva le continue sortite della "ministressata" Elsa Fornero che, dopo le ormai celeberrime lacrime di coccodrillo e gli scivoloni sulla delicatissima materia del lavoro, regala nuovamente una perla di saggezza.

Il governo dei professori, salutato dal popolo degli incoscienti come un toccasana per il paese, sta rivelando piuttosto rapidamente la sua vera natura: un'oligarchia plutocratica al servizio delle banche, una dittatura di fatto composta da un'aristocrazia che vive una situazione di profondo distacco con la realtà sociale che dovrebbe governare. 

Suonano quasi normali le chiacchiere dell'economista in quota Intesa Sanpaolo, che non perde l'occasione per dimostrare che i titoli accademici non conferiscono automaticamente capacità di giudizio, né di analisi approfondita delle situazioni sociali del paese. Con la tempra di un leghista consumato, la Fornero regala una sparata degna di un Borghezio qualsiasi, esprimendosi in maniera contraria al reddito minimo di cittadinanza: un italiano, godendo di sole per nove mesi l'anno, si cullerebbe mangiando pasta al pomodoro. Evitando di sbattersi per trovare uno di quei lavoretti in nero e sottopagati che fanno grande l'Italia, insomma. La notizia viene riportata esclusivamente dalle testate minori. I quotidiani nazionali non mettono in risalto questa assurda dichiarazione, velata di razzismo e luoghi comuni. No, non è stata Angela Merkel ad esprimersi in tal modo, ma la "nostra" ministressata del Lavoro, la stessa che dovrebbe risollevare le sorti del nostro povero paese, consegnandolo ai Marchionne e alle Marcegaglia di turno.

Vergognoso: il continuo insulto ai danni della comunità italiana non può continuare a provenire da gentaglia strapagata con denaro pubblico(leggi Stracquadanio e l'assurda polemica degli sfigati da 500 euro al mese). Come se non fossero bastate le parole della Cancellieri in merito al posto fisso,  le stupidaggini del buon Martone sugli sfigati, le straparlate della stessa Fornero sull'illusorietà del posto fisso, per non parlare delle prove tecniche di riforma del lavoro, realizzabile anche senza tener conto delle ragioni delle parti sociali e dei partiti.

E' un paradosso: la presentabilità di questi personaggi, accademici e banchieri per la maggior parte, è inversamente proporzionale alla loro capacità comunicativa, checché ne dicano le testate nazionali che non osano muovere critiche verso il governo dei banchieri, contribuendo a costruire una popolarità che non deriva dai provvedimenti adottati, ma solo da una mutata percezione della realtà: non è un merito mandare le fiamme gialle laddove si consuma l'evasione fiscale, essendo la stessa attività l'ordinaria amministrazione cui la forza di polizia in oggetto è deputata.

E gli italiani, intanto, stanno in guardia: in molti hanno ben compreso che i vari richiami alle "misure eccezionali e straordinarie" sono soltanto una scusa per poter continuare a salassare i contribuenti. Hanno ben compreso che, dietro ogni manovra irrinunciabile, si nasconde una nuova menzogna, architettata per reperire fondi che serviranno a difendere i privilegi della varie caste di politici, banchieri, industriali che stanno predando il nostro paese. E si attende con ansia questa "riforma del lavoro" da partorire necessariamente in dieci giorni. La gatta frettolosa fece i gattini ciechi...


Leggi l'articolo completo e i commenti