Formazione Sicilia: la risposta di Lombardo e Gentile

par Francesco
mercoledì 7 ottobre 2009

Al termine delle riunioni e della presentazione delle nuove linee guida per la Formazione Professionale in Sicilia gli operatori del Settore, le Associazioni e i Sindacati sempre più increduli sono pronti a condurre una linea dura fatta di scioperi nella speranza di ottenere l’impegno di una gestione responsabile e credibile del sistema Formazione Professionale in Sicilia.

Quanto già scritto scaturisce dall’analisi delle parole e delle definizioni attribuite direttamente agli enti, minacciando corsi fantasma e gestioni erronee o fraudolente dei budget; ma questo è quanto l’Assessore Luidi Gentile e il governatore Raffaele Lombardo imputano agli enti; proclamando svolte decisive nella formazione professionale e nuove linee guida che più di una tutela sembrano uno sbarramento del sistema.

Le nuove linee guida, infatti, includono il congelamento dei nuovi enti di formazione, il blocco delle assunzioni e la costituzione di un organo di controllo con il potere di revoca immediata del finanziamento e dell’accreditamento; queste linee guida sarebbero ideali in un sistema perfetto, obiettivo e meritocratico, ma in un sistema viziato, anche dai predecessori del governatore (il quale prontamente definisce una vergogna l’attuale sistema), potrebbero causare seri problemi agli onesti formatori, che lavorando nel settore da decenni e che conoscono, quindi, i retroscena e i feedback conseguenti a ogni "svolta". 



Ovviamente le pecore nere esistono in ogni pascolo e quello della Formazione Professionale è un pascolo veramente vario e miscellaneo, che non esclude nessuno, includendo seri operatori del settore, ma anche discreti profittatori del sistema sia sul fronte politico sia sul fronte economico, la speranza quindi di migliaia di seri operatori del settore è solamente quella di una coerente, determinata e responsabile applicazione di queste linee guida, seppure nel frattempo, migliaia di operatori del settore rimangono comunque senza la certezza che gli stipendi vengano erogati con regolarità.



Leggi l'articolo completo e i commenti