Fiscal Compat e Tremonti

par Kindlyreqd
giovedì 20 luglio 2017

Sul Blog delle Stelle Giulio Tremonti dice la sua sul Fiscal Compat e racconta qualche retroscena: un po' in ritardo, ma meglio tardi che mai.

Sul Blog delle Stelle è stata pubblicata una lettera-precisazione di Giulio Tremonti:
Esprime il suo parere sulla questione del Fiscal Compat, sia per rettificare alcune cose scritte sul Blog che lo riguardano, sia per puntualizzare che il Fiscal Compat è creatura dell'Europa e il PD ne è stato l'esecutore materiale tramite il sicario Monti; naturalmente, si tratta di un "cicero pro domo sua", è probabile che sminuisca il suo ruolo tacendo eventuali suoi comportamenti attivi o passivi nella vicenda, ma nella sostanza mi pare che quanto dice sia circostanziato e ben documentato.
Del resto, non dice nulla di nuovo:

" ..... l’Italia, era infatti sotto la drammatica pressione di una crisi speculativa che via via e sempre più ne limitava la sovranità. Una crisi che non aveva ragione reale nello stato della nostra finanza pubblica: 


... omissis ...

una crisi che aveva piuttosto per obiettivo quello di trasferire sull’Italia prima la colpa e poi il costo della crisi delle banche tedesche e francesi, esposte a folle rischio sulla Grecia."

Non entro nel merito della persona, non mi interessa fare la cosiddetta "prova finestra", ma quanto scrive conferma l'importanza che il M5S apra un dibattito per definire bene la sua strategia nei confronti dell'Europa e dei suoi vertici. In parte ciò sta già avvenendo attraverso il Programma di Legislatura che si sta mettendo a punto in questi mesi, specificamente su quanto riguarda le Banche e la Finanza: un'operazione che è davvero un unicum nel panorama politico italiano e non solo.

Al di là di tutto, quello che conta davvero è che un ex Ministro dell'Economia italiano faccia affermazioni di tale gravità ed importanza senza essere smentito e, soprattutto, che non si sente affatto discutere, dentro e fuori il M5S, su come e cosa fare (nel concreto, però eh!, NEL CONCRETO!), per non dover subire di nuovo simili ricatti, specie se il M5S dovesse davvero andare al governo.

Questa mi sembra la madre di tutte le questioni; poi, per carità! anche tutto il resto è importantissimo, ma se non si trova una strategia per contrastare e prevenire questi comportamenti e non la si pubblicizza e condivide con il popolo italiano (e non solo, magari), chiedendo il suo appoggio quando ci sarà da battagliare, non si va da nessuna parte e non sarà l'eventuale abolizione del Fiscal Compat o altri simili pannicelli caldi a metterci una pezza.

Faccio perciò un appello ed un auspicio per chiunque vada al governo, specie se dovesse essere il M5S: pretendere l'uscita di scena di Juncker, di Draghi e di chiunque altro nell'EU abbia scientemente messo in atto e sostenuto tali comportamenti a danno del nostro Paese. 

Cominciamo dal semplice, cioè a sfiduciare apertamente ed a pretendere la rimozione di chi nelle istituzioni europee non solo non ci considera come Paese membro al pari degli altri, ma è addirittura promotore, complice e sostenitore di politiche che ci danneggiano a vantaggio di altri Paesi membri, dimostrando così che non è al di sopra delle parti e che pertanto non può e non deve restare al suo posto; sarebbe come se  l'Amministratore di un condominio caricasse infedelmente maggiori spese a danno di un singolo condomino, per assecondare gli interessi fraudolenti degli altri.


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